La Neuralterapia: una tecnica per calmare il dolore

La Neuralterapia: una tecnica per calmare il dolore

Editato da: Marta Buonomano il 06/02/2024

Il nostro esperto in Terapia del Dolore ci spiega in cosa consiste la Neuralterapia, una tecnica in grado di curare il dolore mediante l’utilizzo di anestetici locali

Che cos’è la Neuralterapia?

La Neuralterapia è un trattamento medico ideato nel 1925, che si basa sull’impiego di farmaci anestetici locali per via endovenosa, intramuscolare o direttamente negli organi o in cicatrici allo scopo di bloccare l’infiammazione o lo stato irritativo dell’area ed in questa maniera curare diverse tipologie di patologie.

Si tratta di una tecnica non tradizionale impiegata nel trattamento di sintomatologie dolorose croniche di molteplici patologie.

Le due principali tecniche di esecuzione sono la terapia segmentale e l’azione sui campi perturbanti. La prima consiste nell’infiltrazione di farmaci in aree chiave che corrispondono ai punti dell’agopuntura cinese per avere effetti benefici sugli organi corrispondenti. La tecnica dei campi perturbati si basa, invece, sull’azione su aree non necessariamente circostanti all’organo dolorante che presentano un disturbo cronico o che siano frutto di un trauma (per es. le cicatrici o le scottature).

Eseguendo le iniezioni in queste aree per effetto di un fenomeno di riflesso, anche i dolori scompariranno. Il cloridrato di procaina è, secondo molte ricerche, il composto più efficace per questo tipo di impiego dal momento che ha altissime proprietà ripolarizzanti, mentre il suo effetto anestetico è relativamente ridotto.

dottore

I farmaci vengono impiegati non solo nelle cicatrici, ma anche nei plessi e nei gangli del sistema nervoso periferico involontario. Quando lo specialista ritenga che sia difficile intervenire sul campo primario si può intervenire anche per via endovenosa. Questa tecnica non calma solo gli stati dolorosi, ma anche diverse malattie organiche o funzionali che non sembrerebbero avere correlazione diretta con il campo di disturbo.

Una volta intervenuti sull’area scelta, grazie all’eliminazione della depolarizzazione dell’area, il flusso sanguigno ricomincia a fluire correttamente portando alla fine del dolore.

Quali sono le possibili controindicazioni di questa tecnica?

Lo svantaggio principale di questa terapia consiste perlopiù nell’effetto allergico che può sviluppare in soggetti predisposti.

Prima del suo impiego è per questo importante effettuare sempre una prova prima dell’iniezione. Questa consiste solitamente in una goccia del farmaco direttamente nella congiuntiva come se fosse un collirio. Se si presentano lacrimazione o bruciori per più di 10 minuti si può considerare il paziente allergico.

Esistono anche altre tipologie di farmaci impiegati, anche se la più efficace è quella già citata.

Si tratta di una cura definitiva?

La terapia non ha però effetti propriamente definitivi, perciò devono essere eseguite più sedute prima di ottenere risultati soddisfacenti e solo in alcuni casi si potrà avere la scomparsa dei dolori.

Le iniezioni possono essere settimanali o semplicemente quando il dolore si ripresenta, dunque con tempistiche differenti a seconda delle necessita dei pazienti.

Terapia del dolore a Rovereto