Inizia con piccole discussioni e incomprensioni che non trovano soluzione, poi il conflitto si amplia e ogni piccolo pretesto è occasione di litigio: la coppia entra in crisi
La crisi ci spaventa
La parola crisi spesso spaventa, eppure il suo significato rimanda al cambiamento, alla trasformazione. Ogni crisi è un segnale ed è occasione di cambiare aspetti della propria vita.
A volte, è proprio grazie alla crisi nella relazione con l’altro da sé che scopriamo nostri aspetti che meritano attenzione e possibilità di cambiamento.
Spesso per poter cambiare occorre essere guidati, altrimenti il rischio è quello di ripetere vecchi copioni disfunzionali. La psicoterapia di coppia serve proprio a questo.
Il ruolo dello specialista
Non bisogna giungere a livelli di conflitto elevati per rivolgersi ad uno specialista, a volte bastano pochi incontri per poter cambiare quegli aspetti relazionali, affettivi, comunicativi che impediscono la sana relazione di coppia.
Altre volte, invece, la crisi è così acuta e strutturata che la soluzione migliore è una separazione. In questi casi la terapia di coppia sarà orientata alla buona separazione; cosa estremamente importante soprattutto in presenza di figli, ancor più se minori, perché comunque si rimarrà coppia genitoriale.
In cosa consiste la psicoterapia di coppia?
La psicoterapia di coppia in genere consiste in una serie di sedute con i due membri della coppia. Nel nostro istituto siamo soliti far incontrare la coppia con una coppia di psicoterapeuti. A volte può accadere che sia meglio incontrare i membri della coppia separatamente con un singolo terapeuta. Ciascuna seduta di coppia ha una durata di 90 minuti con cadenza settimanale o quindicinale, secondo accordi stabiliti in relazione alla situazione.
In virtù del modello psicocorporeo a cui facciamo riferimento, le sedute di coppia posso prevedere delle attivazioni psicocorporee che possano facilitare il processo terapeutico.
Un’altra particolarità consiste nel fatto che invitiamo sempre i componenti della coppia a svolgere il lavoro terapeutico “per sé stessi” e non per cambiare aspetti dell’altra persona.
Atteggiamenti disfunzionali nella terapia
Uno dei rischi, o per meglio dire una delle false aspettative, consiste nella speranza a volte inconsapevole che l’altro cambi affinché la coppia possa essere più armonica, oppure, aderire al progetto della psicoterapia di coppia per fare un favore al partner. Niente di più disfunzionale. Questo aspetto comunque emergerà piuttosto presto e spontaneamente nel corso della terapia e sarà anche abbastanza facile ricondurlo al progetto del “per sé stessi”.
Questo è uno dei motivi per cui chiediamo ad entrambe le persone di pagare la propria quota parte della parcella “per sé stessi”. L’obiettivo è quello di far crescere la sana individualità di ciascuno, aperta all’ incontro con l’altro da sé.
Solo due persone complete in sé stesse posso creare una coppia che non sia confusiva e dipendente dall’altro.