La tecnica mininvasiva per la riparazione della valvola mitrale

La tecnica mininvasiva per la riparazione della valvola mitrale

Editato da: il 04/05/2020

Mininvasività e meno fastidi: sono queste le parole d’ordine della tecnica messa a punto dal Dott. Giuseppe Nasso, esperto in Cardiochirurgia a Polistena

Emblema dell’eccellenza italiana nel campo della cardiochirurgica, il Dottor Giuseppe Nasso è l’artefice di una recente metodica minimamente invasiva per le riparazioni complesse della valvola mitrale.

Cos’è la valvola mitrale?

La funzione del cuore è quella di pompare il sangue ricco di ossigeno in tutto il corpo in modo da apportare le sostanze nutritive e di ricevere il sangue ricco di CO2 che verrà inviato ai polmoni. Proprio per questo motivo vi sono le valvole cardiache che assicurano che il flusso sanguigno sia unidirezionale.
La valvola mitrale è una valvola atrio-ventricolare composta da due cuspidi, membrane che simultaneamente si aprono e si chiudono. La struttura della valvola mitrale fa sì che il flusso ematico e le fasi cardiache controllino il corretto flusso sanguigno.

Quali sono le patologie della valvola mitrale?

Le principali patologie della valvola mitrale sono:

  • Prolasso mitralico (sindrome da prolasso valvolare mitralico, Malattia di Barlow)
  • Insufficienza mitralica
  • Cardiopatia ischemica
  • Stenosi mitralica
  • Patologia reumatica

Come vengono trattate le patologie della valvola mitrale?

Generalmente nei casi più gravi la valvola mitrale viene sottoposta ad un trattamento chirurgico, di tipo riparativo o sostitutivo. Nel primo caso l’intervento interessa i lembi delle valvole cardiache e riguarda un difetto funzionale, mentre nel secondo caso occorre asportare la valvola cardiaca malata e sostituirla con una artificiale (protesi meccaniche o biologiche).

La chirurgia riparativa della valvola mitrale nel 2018

Se in passato si adottavano le tecniche robotiche per interventi semplici, negli ultimi anni l’esperienza e la professionalità del Dottor Nasso hanno permesso di introdurre la metodica robotica, minimamente invasiva, anche per le riparazioni complesse della valvola mitrale (chirurgia riparativa sulla valvola mitralica con tecnica robotica poco invasiva), come nel caso della malattia di Barlow.

Quali sono i vantaggi della tecnica mininvasiva?

La novità sta proprio nella mininvasività: non viene aperto lo sterno ma si opera attraverso un piccolo taglio laterale che comporta una rapida ripresa fisica e la riduzione dei fastidi post-intervento. I ridotti tempi di recupero post-intervento certificano la validità e la significativa evoluzione odierna della pratica cardiochirurgica.

 

Editor: Valerio Bellio

Cardiologia a Polistena