La valutazione neuropsichiatrica in bambini e adolescenti con disturbi del neurosviluppo
Autore:La Neuropsichiatria è una scienza di confine tra Neurologia, Psicologia e Psichiatria. Per questo motivo, la valutazione neuropsichiatrica in bambini e adolescenti con disturbo del neurosviluppo avviene valutando tutti gli aspetti della patologia in una prospettiva biopsicosociale. Ciò significa che bisogna considerare non solo lo sviluppo di quel singolo bambino o adolescente, tra cui il suo livello di sviluppo, il suo funzionamento cognitivo, relazionale, emotivo, adattivo e quotidiano nei vari contesti; ma anche le sue esperienze di vita, che riguardano il suo passato e la sua storia in generale. Tutto questo viene fatto con un lavoro di rete che coinvolge varie figure professionali, tra cui gli insegnanti e i genitori, con l’obiettivo di capire quando emerge un disturbo, come si manifesta nei vari contesti e che relazione ha con le fasi critiche dello sviluppo. Attraverso una valutazione accurata e un intervento tempestivo, si mira a favorire il pieno sviluppo delle potenzialità dei giovani pazienti e a migliorare la loro qualità di vita. Ce ne parla in questo articolo la Dott.ssa Erica Strumia, esperta in Neuropsichiatria Infantile a Torino
Che cosa si intende per Disturbi del Neurosviluppo?
I Disturbi del Neurosviluppo hanno esordio nel periodo dello sviluppo e si possono manifestare in vari modi: da limitazioni molto specifiche dell’apprendimento alla compromissione globale della capacità socio-relazionali e intellettive.
Secondo il DSM5, essi comprendono:
- Disabilità Intellettiva
- Disturbi della Comunicazione
- Disturbi dello Spettro Autistico
- Disturbi da Deficit dell’Attenzione con Iperattività
- Disturbi Specifici di Apprendimento
- Disturbi del Movimento
Come identificare e comprendere le difficoltà cognitive e comportamentali?
La valutazione neuropsichiatrica e neuropsicologica in bambini e adolescenti ha come principale obiettivo identificare e comprendere le difficoltà cognitive e comportamentali che possono essere presenti.
Attraverso una serie di test e osservazioni, gli specialisti vanno ad individuare eventuali segni di sviluppo atipico come deficit nelle funzioni cognitive generali, nell'attenzione, nella memoria, nel linguaggio, nella comunicazione e nelle abilità visuo-spaziali.
Inoltre, vengono valutate le capacità emotive, sociali e di adattamento, perché essenziali non solo per una diagnosi di un disturbo del neurosviluppo, ma anche per studiare l'impatto che tali disturbi possono avere sulle diverse aree della vita del bambino o dell'adolescente e per comprendere quali punti di forza possono contrastare le sue fragilità.
In che modo viene monitorato lo sviluppo e vengono forniti interventi mirati?
Un altro importante obiettivo della valutazione neuropsichiatra è quello di monitorare lo sviluppo cognitivo e comportamentale nel corso del tempo. Questo permette di rilevare eventuali cambiamenti o regressioni nelle abilità del bambino, individuando precocemente eventuali segnali di rischio o di sviluppo atipico.
Sulla base dei risultati ottenuti, possono essere pianificati interventi mirati e personalizzati, che includono strategie di supporto e riabilitazione cognitive, terapie psicologiche o educative, e un coinvolgimento attivo della famiglia e degli operatori scolastici.
L’importanza dell’approccio multidisciplinare e coinvolgimento dei caregiver
Collaborazione tra diversi professionisti
La valutazione dei disturbi del neurosviluppo in bambini e adolescenti richiede un approccio multidisciplinare, coinvolgendo diversi professionisti quali neuropsicologi, logopedisti, pediatri, terapisti della neuropsicomotricità e altre figure professionali.
Questa collaborazione permette di ottenere una visione completa del bambino o dell'adolescente, integrando informazioni provenienti da diverse prospettive e discipline.
L'interazione tra gli specialisti consente di formulare una diagnosi accurata e di pianificare un intervento globale, che tenga conto delle specifiche esigenze del bambino e della sua famiglia.
Coinvolgimento attivo dei caregiver
Durante il processo di valutazione di questi disturbi è fondamentale coinvolgere attivamente i caregiver, ossia i genitori oppure insegnanti ed educatori. Infatti, essi forniscono informazioni preziose sullo sviluppo e sul comportamento del bambino, nonché sulle sue abilità e difficoltà quotidiane.
Il coinvolgimento dei caregiver consente agli specialisti di ottenere una visione più completa e accurata della situazione, facilitando la pianificazione di interventi adeguati e personalizzati.
Inoltre, i caregiver giocano un ruolo chiave nell'implementazione di strategie di supporto a casa e nell'ambiente scolastico, promuovendo un sostegno continuo e una migliore qualità di vita per il bambino o l'adolescente. Anche nelle situazioni più gravi il loro riconoscimento e trattamento permettono il miglioramento del livello di autonomia personale, sociale e lavorativa.