Lesioni della spalla? L’artroscopia può aiutarti!

Lesioni della spalla? L’artroscopia può aiutarti!

Editato da: Veronica Renzi il 07/04/2023

Il Dott. Davide Ruffinella, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Verona, ci spiega per quali patologie può essere utile un intervento eseguito in artroscopia

Quali sono i vantaggi dell’artroscopia rispetto alla chirurgia tradizionale?

Le tecniche chirurgiche artroscopiche, a differenza delle tradizionali a “cielo aperto”, hanno il notevole vantaggio di essere poco invasive e molto più precise.

uomo con dolore alla spalla

Vengono effettuate tramite piccolissimi “buchetti” in cui viene inserito un artroscopio (sottilissimo tubicino di pochi millimetri in cui passano le fibre ottiche), con cui il chirurgo opera guardando il monitor e avendo una visione molto più dettagliata che a occhio nudo.

L’esame diagnostico più accurato per un corretto inquadramento delle patologie della spalla è senza dubbio la Risonanza Magnetica, nonostante in molti casi inizialmente venga fatta una semplice ecografia.

Per quali patologie della spalla si può eseguire?

Le patologie della spalla operabili in artroscopia sono fondamentalmente tre, rottura dei tendini (cuffia dei rotatori), rottura dei legamenti e calcificazioni tendinee (una volta definita periartrite). La tipologia dei pazienti in cui avvengono le rotture è semplificabile in due tipologie:

lesioni alla spalla viste in artroscopia

  • Nei più giovani le lesioni sono traumatiche: sovente capita che la spalla esca dalla sua sede (lussazione), più volte dando una situazione cronica di instabilità della spalla e a quel punto l’unica soluzione è proprio l’operazione (capsuloplastica);
  • Nei meno giovani le lesioni sono da usura: capita che il paziente senza cause scatenanti apparenti all’improvviso inizi ad avvertire molto dolore (soprattutto notturno) con perdita di forza nel braccio e l’impedimento a fare parecchi movimenti. Specifico ciò perché quasi tutti i miei pazienti si stupiscono di avere una rottura senza aver forzato la spalla o essere banalmente caduti. Non per forza c’è una rottura dei tendini ma al loro interno può esserci una calcificazione ed in ambedue i casi si interviene in artroscopia. Nel primo caso la rottura tendinea viene suturata mentre nel secondo la calcificazione viene asportata.

In cosa consiste l’intervento?

L’anestesia che si utilizza in questo tipo di intervento non è quella generale, bensì la loco-regionale (periferica in cui si addormenta solo l’arto in questione), ciò permette al paziente di poter essere dimesso in giornata.

Lesioni della spalla riparate in artroscopia

I materiali utilizzati per l’intervento sono per lo più riassorbibili, nel tempo scompaiono in maniera autonoma senza bisogno di rimozione alcuna, col vantaggio di non interferire con le più usate apparecchiature diagnostiche (tipo risonanza magnetica, tac…).

È possibile tornare a fare sport dopo l’intervento?

Il decorso postoperatorio prevede l’uso di un tutore removibile (niente gessi o similari) per un periodo che varia dai 20 ai 35 giorni. Sono consigliabili alcuni cicli fisioterapici da iniziare subito dopo l’intervento, inizialmente passivi. Per la ripresa delle attività sportive che non richiedano l’uso della spalla, i tempi di recupero sono a partire dalla rimozione del tutore, negli altri casi invece sono consigliabili 3-4 mesi di recupero funzionale.

Ortopedia e Traumatologia a Verona