Leucemia mieloblastica acuta: come curarla nei bambini?
Il nostro esperto in Oncoematologia Pediatrica a Palermo, il Dott. Paolo D’Angelo, ci spiega come riconoscere e curare la leucemia mieloblastica acuta
Leucemia mieloblastica acuta (LMA): di cosa si tratta?
La Leucemia Mieloblastica Acuta (LMA), che rappresenta circa il 20% delle leucemie acute che colpiscono i bambini, è causata da una massiva infiltrazione del midollo osseo, da parte di cellule immature delle serie mieloide, eritroide o megacariocitica. Ne conseguono la riduzione dell’emoglobina (anemia), le manifestazioni emorragiche, secondarie alla riduzione delle piastrine ed alle alterazioni della coagulazione, e la leucocitosi.
Le manifestazioni cliniche più frequenti sono:
- Febbre
- Pallore
- Astenia
- Anoressia
- Ingrossamento dei linfonodi
- Aumento del volume di milza e fegato
- Dolore osteoarticolare
A differenza della Leucemia linfoblastica acuta (LLA), nella Leucemia Mieloide Acuta si riscontrano con più frequenza manifestazioni emorragiche.
A quali esami si deve sottoporre il paziente per formulare una corretta diagnosi?
Il paziente dovrà innanzitutto sottoporsi ad un esame emocromocitometrico, che è in grado di rilevare alterazioni del numero di globuli rossi, bianchi e delle piastrine. Ma è l’aspirato midollare e la sua valutazione morfologica e citofluorimetrica che consentono di porre la diagnosi; è necessario che le cellule atipiche nel midollo osseo siano superiori al 25%. In base alle caratteristiche della cellula tumorale è possibile distinguere 8 tipologie di LMA (M0-M7) che si differenziano in base alla cellula di origine e al grado di maturazione: a seconda del sottogruppo, si deciderà l’iter terapeutico più adatto.
Come si cura una Leucemia Mieloblastica?
Il trattamento standard per una leucemia mieloblastica è la chemioterapia. Questa deve essere eseguita a blocchi e quasi sempre in regime di ricovero. Attualmente, la percentuale di guarigione con la sola chemioterapia supera di poco il 60% ed il Trapianto di Midollo Osseo (TMO) è indicato nella maggior parte dei casi con prognosi meno favorevole.
Al momento, in caso di bambini con Leucemia Promielocitica Acuta (LMA di tipo M3), è indicata una particolare terapia che associa in maniera alternata alte dosi di acido transretinoico (vitamina A) e la somministrazione di triossido di arsenico. Questo particolare trattamento non prevede l’esecuzione di chemioterapia e sta confermando gli ottimi risultati riscontrati negli adulti.