Lipofilling: il trapianto di grasso autologo

Lipofilling: il trapianto di grasso autologo

Editato da: Marta Buonomano il 03/04/2023

Il nostro specialista in Chirurgia Plastica a Roma, il Dott. Fulvio Conte, ci spiega in che modo sia possibile conferire volume al proprio corpo grazie al lipofilling

Che cos’è il lipofilling?

Il lipofilling o trapianto di grasso autologo è uno degli interventi cardine della Medicina e Chirurgia Estetica e Rigenerativa.

Il grasso che fino a poco tempo fa veniva considerato un semplice tessuto di struttura quasi inutile e di cui sbarazzarsi ora acquista, grazie alle sue proprietà, un importante ruolo nella pratica chirurgica sia estetica sia ricostruttiva.

In che modo può essere utilizzato il grasso?

Il grasso viene costantemente utilizzato come volumizzante sia a scopo estetico, per ripristinare i volumi laddove sia indicato, sia per scopo ricostruttivo, per cicatrici a seguito di traumi o interventi demolitivi per tumori.

A differenza dei filler che sono completamente riassorbibili il grasso attecchisce per circa il 50% e permane nei tessuti in cui viene trapiantato, inoltre grazie alle ADSC (cellule staminali del grasso) ha anche un potente valore biostimolante sui tessuti determinando un miglioramento della texture cutanea della zona trapiantata.

Il grasso è infatti un tessuto molto versatile e grazie alla possibilità di prelevarlo attraverso delle cannule specifiche in maniera selettiva è possibile trattare le aree più disparate dagli zigomi alle labbra, dalle mammelle ai glutei, fino anche al trattamento dei genitali o del dorso delle mani.

donna che si tocca il viso

Come prepararsi al lipofilling?

Il lipofilling è un intervento che viene generalmente effettuato in anestesia locale con o senza sedazione o, in casi più selezionati di grandi trasposizioni di grasso, in anestesia generale. Il paziente, come per ogni intervento, dovrà eseguire degli esami preparatori ed un colloquio con l’anestesista.

Cosa prevede la procedura?

L’intervento prevede il prelievo del grasso attraverso delle cannule sottili introdotte con delle incisioni millimetriche a livello di un’area pre-concordata. Il grasso prelevato viene quindi processato al fine di eliminare i liquidi ed il sangue presente nell’aspirato e reintrodotto nelle zone riceventi.

Cosa succede dopo la procedura?

Il paziente potrà avere un modesto gonfiore della zona infiltrata che tenderà a migliorare nei giorni successivi, mentre i benefici rigenerativi potranno essere apprezzanti nel giro di qualche settimana.

Scarse sono le possibili complicanze se la quantità di grasso prelevata/infiltrata non è eccessiva e se l’intervento viene eseguito da professionisti esperti ed in strutture appropriate.

Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva a Roma