Mi rifaccio la testa: il trapianto di capelli

Mi rifaccio la testa: il trapianto di capelli

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

Il Prof. Franco Buttafarro, esperto in Chirurgia Plastica, Medicina Estetica e Dermatologia, ci parla del trapianto dei capelli, trattamento che può restituire la chioma a chi l’ha perduta

 

 

1) Cos’è il trapianto di capelli?

L’autotrapianto di capelli è una tecnica chirurgica usata per risolvere il problema della calvizie, sia maschile che femminile. È essenziale che esistano le condizioni per poter eseguire questo intervento: si valutano accuratamente le condizioni del paziente, l’età, la progressività della calvizie e la bontà della zona donatrice (la densità dei capelli presenti a livello della regione della nuca da cui i capelli saranno prelevati). La quantità di bulbi piliferi prelevabili da questa zona è variabile da soggetto a soggetto.

Con questa tecnica riusciamo a risolvere gran parte delle situazione di calvizie localizzate, tenendo presente che la calvizie che colpisce zone molto ampie dev’essere trattata con interventi ripetuti.

A questo intervento aderisce una fascia di età molto ampia, in media dai 25 fino ad oltre 65 anni (purché sussistano le condizioni essenziali per poter eseguire l’intervento). La maggior parte dei pazienti è rappresentata dagli uomini, i quali sono colpiti in maggior misura rispetto alle donne: in media trapiantiamo una donna ogni 10 uomini.

 

2) Come avviene l’operazione di trapianto di capelli?

L’intervento avviene in anestesia locale ed i bulbi piliferi trapiantati sono vivi e vitali: produrranno tutti i capelli futuri di cui il paziente necessita.

È esattamente una specie di trasloco: i capelli prelevati dalla nuca provengono da una regione non androgeno dipendente e quindi non soggetti al processo di deterioramento a cui vanno incontro i capelli delle regioni colpite dal problema. La zona donatrice non diventerà calva a sua volta, in quanto si preleveranno solo i bulbi piliferi necessari. In media, la zona donatrice può donare fino a 15.000 bulbi piliferi senza subire esteticamente alterazioni di sorta.

L’intervento non è doloroso perché effettuato in anestesia locale e il paziente avvertirà l’unico fastidio nella fase dell’anestesia, che dura pochi secondi.

 

3) È un’operazione duratura? O i capelli trapiantati sono destinati a cadere?

L’intervento trasferisce dei follicoli piliferi che contengono un codice genetico di non caduta, e che pertanto dureranno fino a quando i fenomeni involutivi della vecchiaia agiranno anche sul capillizio (il cuoio capelluto).

I capelli trapiantati, dopo un periodo di stasi che dura circa 3-4 mesi, riprenderanno il loro ciclo vitale normale, cresceranno come tutti gli altri e saranno soggetti al ciclo di caduta e di ricrescita che avviene ogni 3-5 anni. Non si trapianta, dunque, il capello, che di per sé non è vitale, bensì i follicoli piliferi con la loro riserva di cellule staminali per produrre nuovi capelli. Questi cresceranno normalmente mantenendo le caratteristiche di origine.

 

4) Com’è il post-operatorio

Il postoperatorio è assolutamente sopportabile: non ci sarà dolore nella zona ricevente, ma solo un po' di fastidio alla zona donatrice, sedabile con un comune antidolorifico.

Teoricamente il paziente può riprendere le sue attività sociali e lavorative già il giorno. Si noterà solo un certo gonfiore, per qualche giorno, delle palpebre dovuto all’anestesia della regione ricevente, se questa è la fronte. Se, invece, il trapianto viene eseguito nella regione posteriore, non ci sarà alcun gonfiore.

I cappelli potranno essere indossati dopo una decina di giorni. Bisognerà proteggersi dal sole per almeno 3-4 mesi ed evitare l’attività sportiva per 10 giorni (ma evitare gli sport di contatto come calcio, rugby e pugilato per almeno 3 mesi). Dopo il trapianto, a distanza di 20 giorni, si potranno usare lozioni al Minoxidil per favorire il tempo di ricrescita.

 

5) Quali risultati si possono ottenere?

Solitamente i pazienti sono molto soddisfatti, ma non bisogna alimentare aspettative esagerate: non mettiamo parrucche!

I capelli ricresciuti saranno normali e indistinguibili da quelli presenti. Poiché si trapiantano i follicoli piliferi con i capelli rasati a circa tre millimetri, non si vedrà praticamente nulla subito dopo l’intervento, se non questa fitta peluria corta che nel giro di qualche settimana cadrà spontaneamente. Il bulbo si “riposa” dopo trasferimento e solo dopo 3-4 mesi circa i capelli cominceranno a spuntare, allungandosi di circa 1,5 cm al mese fino a raggiungere, dopo altri 6 mesi, una lunghezza di circa 8-9 cm. Da quel momento il paziente deciderà se vuole farli crescere o tagliarli come è abituato a fare.

La calvizie non si presenterà più nella zona trapiantata, perché il codice genetico dei capelli trapiantati è un codice di non caduta, uguale a quello che gli stessi bulbi avevano nella zona donatrice. 

Dermatologia a Torino