Microchirurgia di Mohs: procedura e post-operatorio

Microchirurgia di Mohs: procedura e post-operatorio

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: TOP DOCTORS® il 20/02/2023

I tumori della pelle sono in aumento e le fasce colpite sono sempre più giovani. L’esposizione solare prolungata è infatti sempre più dannosa per la pelle. Questa chirurgia è la soluzione ideale al momento dell’apparizione di un tumore della cute. Ce ne parla il nostro esperto in dermatologia

In cosa consiste la Chirurgia di Mohs (CMM) e quali sono i suoi vantaggi rispetto alle altre modalità terapeutiche?

Questa tecnica ha rivoluzionato la chirurgia oncologica tumorale e dermatologica, ed è considerata uno dei metodi più usati e efficaci. La Microchirurgia di Mohs (CMM) è molto più sicura, con dei risultati che a differenza dalla chirurgia convenzionale, sono sempre più efficienti. La CMM permette di rimuovere il tumore rispettando la cute del paziente, e con un controllo post-operatorio che garantisce la rimozione efficace del 99% dei tumori primari e del 95% di quelli trattati in precedenza. Inoltre, permette unaa ricostruzione chirurgica tramite chirurgia plastica mentre viene eseguito l'intervento.

È necessaria la permanenza clinica?

No, la permanenza in clinica non è necessaria. La chirurgia dermatologica viene eseguita in sale operatorie con annesso laboratorio, permettendo così agilità e velocità nell'esecuzione della tecnica.

Cosa si può notare grazie alla rimozione del tessuto?

I dermatologi tendono ad esaminare il tessuto delle cellule tumorali immediatamente tramite congelamento del tessuto e clorurazioni specifiche che permettono di distinguere il vero tumore con immagini simulate che non sono tumorali. Questa tecnica deve essere eseguita da un chirurgo specializzato in CMM e dermatologia.

Quali sono i possibili problemi che possono esserci?

Il fallimento della tecnica è determinato dagli errori che può commettere un chirurgo specializzato, a causa di un orientamento sbagliato o per errori tecnici, come un’errata diagnosi o un'errata ricostruzione chirurgica.

Se l’analisi della cute è ancora positiva si realizza un’altra operazione?

Questa tecnica è composta da diverse fasi, dove vengono rimosse solo le zone danneggiate dal tumore. È solo di fronte ai sarcomi cutanei che bisogna fare un secondo controllo.

Che tipi di trattamenti post-operatori è consigliato seguire?

Come d’ordinario dopo una chirurgia del genere, il paziente deve stare a riposo una settimana per poi in un secondo momento poter rimuovere le suture cutanee e fare dei controlli periodici. Questi controlli sono fatti inizialmente una volta al mese e dopo ogni sei mesi, fino ad arrivare a una sola volta all’anno.

Dermatologia