Nefropatia diabetica: quando rivolgersi ad uno specialista?
Il Prof. Paolo Manunta, esperto in Nefrologia a Milano ci parla della nefropatia diabetica e ci spiega come affrontare questa condizione
Che cos’è la nefropatia diabetica?
La nefropatia diabetica una complicanza del diabete sia di Tipo 1, diabete insulina dipendente (IDM) o giovanile, che del Tipo 2, diabete mellito (DM) o dell’età adulta. Colpisce un numero molto variabile di pazienti dal 30 al 50%, a seconda dei vari studi.
Da cosa può essere causata?
La causa principale è l’iperglicemia, o scompenso glicemico, che dopo anni di malattia causa delle alterazioni della conformazione del glomerulo, unità funzionale fondamentale del rene, con la perdita di proteine con le urine e l’insorgenza di ipertensione arteriosa.
Quando bisogna consultare uno specialista?
- Pazienti con diuresi frequente e abbondante;
- Primi riscontri di aumento della pressione arteriosa;
- Riscontro occasionale di creatinina aumentata agli esami ematochimici di routine;
- Valori di emoglobina glicata (HbA1c) >7%.
Perché non bisogna sottovalutare la nefropatia diabetica?
Trascurando la proteinuria ingravescente, o utilizzando farmaci non idonei come antidolorifici per malattie concomitanti, o antibiotici errati, si va incontro alla nefropatia incipiente con gambe gonfie, peggioramento malattie cardiovascolari con insorgenza di fiato corto per sforzi minimi.
Quali sono le possibilità terapeutiche?
Innanzitutto è fondamentale trovare il giusto compenso glico-metabolico ottimale per ogni paziente con protocolli personalizzati. L’eventuale rivalutazione delle terapie in corso (anti diabetici orali, ACE-inibitori, diuretici e rimodulare correttamente gli anti ipertensivi) è necessaria per un corretto e personalizzato approccio terapeutico.
In quali casi è indicata la dialisi?
Il trattamento dialitico deve essere ritardato il più possibile, gli attuali protocolli di trapianto renale possono evitare il periodo dialitico e avviare eventualmente il paziente al trapianto.