Nuove terapie per il tumore al seno: dalla Nipple Sparing Mastectomy alla chemioterapia non radioattiva

Nuove terapie per il tumore al seno: dalla Nipple Sparing Mastectomy alla chemioterapia non radioattiva

Editato da: Marta Buonomano il 02/06/2019

Il Dott. Raffaele Tortoriello, esperto in Chirurgia Generale a Napoli, ci parla nella Nipple Sparing Mastectomy, conosciuta anche come “mastectomia conservativa, per curare il tumore al seno

Che cos’è la Nipple Sparing Mastectomy?

La Nipple Sparing Mastectomy è un intervento di mastectomia conservativa che, a differenza della classica e aggressiva chirurgia demolitiva, permette di asportare la ghiandola preservando l’area esterna del seno (risparmiando la cute e l’area del capezzolo) delle pazienti, evitando quindi di “mutilarne” il corpo. Questa procedura, eseguibile solamente in casi selezionati, oltre all’evidente vantaggio estetico migliora il recupero post-intervento dal punto di vista relazionale, familiare e lavorativo.

Come sta evolvendo il trattamento del tumore al seno?

Grazie all’evoluzione e all’accuratezza delle nuove procedure di diagnostica per immagini, è possibile identificare sempre più tumori multifocali o micro-calcificazioni diffuse a tutta la mammella. Presso il nostro Istituto stiamo introducendo nuove metodiche innovative come la Magseed/Sentimag, che consente di identificare lesioni estremamente ridotte, anche inferiori a 1 cm, inserendo in loco un piccolo magnete in modo da poterlo rilevare in sala operatoria. Sempre con questa procedura è possibile individuare il linfonodo sentinella senza bisogno di mezzi radioattivi, bensì eseguendo una microincisione che comporterà un impatto minimo nella paziente, la quale potrà essere dimessa il giorno successivo al microintervento.

Quali sono le ultime novità presso l’Istituto dei Tumori Giovanni Pascale?

L’Istituto dei Tumori Giovanni Pascale di Napoli è un centro di riferimento sia per il territorio italiano che a livello nazionale ed ogni giorno si lavora per la ricerca di nuovi metodi di intervento: al momento siamo in fase di sperimentazione per quanto riguarda un nuovo tipo di chemioterapia che non necessita più delle classiche flebo, ma può essere eseguita con l’iniezione intradermica o sottocutanea di due anticorpi monoclonali.

Chirurgia Generale a Napoli