Parliamo di Emicrania!

Parliamo di Emicrania!

Editato da: Alice Cattelan il 27/01/2023

L'emicrania rappresenta, secondo l'organizzazione Mondiale della Sanità, la terza malattia più diffusa nel mondo ed è fra le prime cause di assenza dal lavoro. Ne parliamo in questo articolo con il Prof. Luigi Murri, esperto in neurologia

In cosa consiste l’emicrania?

Dopo la "Cefalea Tensiva", essa rappresenta la più comune forma ricorrente di mal di testa che prevale nettamente nel sesso femminile, con insorgenza verso i 20 anni e tendenza a ridursi dopo la menopausa, ma non sempre! 
Essa compare con un dolore acuto, spesso pulsante e intenso che interessa la regione fronto orbitaria e tempia, in genere da un lato, da qui l'espressione emi-crania, e poi va progressivamente accentuandosi. La durata varia da alcune ore fino a tre giorni con un quadro abbastanza ripetitivo nel singolo soggetto.

Quali sono i sintomi dell'emicrania?

I sintomi possono suddividersi in due tipologie: quelli che precedono l'attacco emicranico e i sintomi che fanno parte della crisi dolorosa.
I sintomi prodromici si manifestano anche uno-due giorni prima ma sono aspecifici e spesso in concomitanza della fase premestruale: irritabilità. stipsi, aumento dell'appetito, sonnolenza, lieve depressione, rigidità del collo, formicolio agli arti.

I sintomi dell'attacco emicranico sono abbastanza tipici:

  • Dolore pulsante molto intenso;
  • Nausea e Vomito;
  • Sensazioni vertiginose;
  • Accentuata sensibilità alla luce (fotofobia), ai suoni (fonofobia) agli odori (osmofobia);
  • Agitazione e confusione;
  • Sudorazione.

Questa è la forma più comune ma in un numero inferiore di soggetti l'attacco emicranico insorge con la cosiddetta "aura" e cioè improvvisamente compaiono disturbi visivi a tipo lampi che progressivamente ricoprono il campo visivo oppure vi è una visione sfocata o una distorsione delle immagini; più raramente l'aura si manifesta con alterazione delle sensibilità e/o della motilità di un lato del corpo e talora si associa un disturbo del linguaggio. Il tutto scompare dopo 15-30 minuti ed è seguito dal dolore prima descritto.

I numeri dell’Emicrania

In Italia si valuta che il 10-15% della popolazione, e cioè più di 6 milioni di individui, soffrono o hanno sofferto di emicrania con episodi che possono essere uno al mese o anche meno fino a 4-6 al mese; nei casi gravi si arriva all'emicrania "cronica" con 15 e più episodi al mese che altera nettamente lo stato di benessere.

Come si combatte l'Emicrania

In prima istanza vanno eliminati i fattori scatenanti: fra i più frequenti, e sostanze vasodilatatrici quali alcol, cioccolata, alcuni farmaci o ormoni, condizioni di stress, deprivazione di sonno, uso della pillola anticoncezionale, ecc. Però in genere questo non  è sufficiente e bisogna ricorrere a una terapia farmacologica che ha due obiettivi: bloccare il dolore e ridurre la ripetizione degli episodi. Per il primo obiettivo vi sono da tempo farmaci specifici con risultati soddisfacenti. Per il secondo, dopo decenni di lavoro, sono state individuate sostanze idonee a ridurre o bloccare le crisi dolorose e questo rappresenta un netto passo avanti per combattere questa patologia.

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