Patologie più comuni della mano: una breve guida per trattarle

Autore: Dott. Michele Rampoldi
Pubblicato:
Editor: Serena Silvia Ponso

La mano e le dita sono interessate da patologie che possono determinare problematiche a medio e lungo termine nell’articolazione, ma quali sono le più comuni e cosa bisognerebbe fare in questi casi? Ce ne parla il Dott. Michele Rampoldi, specialista in Ortopedia e Traumatologia, Direttore della UOC Chirurgia Ricostruttiva della Mano a Roma

Sindrome tunnel carpale

La sindrome del tunnel carpale è una patologia della mano determinata dalla compressione del nervo mediano, che attraversa il polso all’interno di un canale chiamato per l’appunto Tunnel Carpale. Si tratta di una regione anatomica presente a livello della base della mano e delimitata sui tre lati dalle ossa del carpo e sul quarto lato dal Legamento Trasverso del Carpo.

Le causa dell’aumento della pressione all’interno del canale può essere sconosciuta, ma in molti casi si verifica a seguito di un’infiammazione dei tendini flessori delle dita, che accompagnano il nervo nel canale carpale, con aumento del volume della membrana dei tendini stessi.

I sintomi sono il dolore, la presenza di formicolio e perdita di sensibilità localizzate alle prime tre dita della mano, che insorgono prevalentemente durante il riposo notturno. La diagnosi si avvale dell’esame EMG, che studia la conduzione del nervo e dell’ecografia.

Il trattamento della sindrome del tunnel carpale è essenzialmente chirurgico e consiste nell’apertura del canale carpale e la liberazione del nervo. L’intervento viene eseguito in anestesia locale. Nei casi lievi si può ricorrere all’utilizzo di un tutore di polso, grazie a cui è possibile mantenere il polso in una condizione di riposo, e ad una terapia farmacologica basata su antinfiammatori e neurotrofici.

Dito a scatto

Il dito a scatto è una patologia che si caratterizza per l’infiammazione dei tendini flessori delle dita, che scorrono all’interno di un canale. L’aumento di volume dei tendini causa difficoltà al passaggio all’interno di questo canale e determina dolore e il tipico “scatto” nella flesso-estensione del dito.

Tale condizione di solito compare senza una causa specifica ma può essere conseguenza di attività manuali ripetute e sforzi fisici protratti nel tempo. L’utilizzo di un tutore notturno di posizione, terapia medica antiflogistica, fisioterapia e infiltrazioni di cortisone possono essere utili nelle fasi iniziali. Se le terapie non risolvono il problema sarà necessario ricorrere all’intervento chirurgico, che viene eseguito in anestesia locale con piccola incisione sul palmo della mano.

 

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Malattia di Dupuytren

La malattia di Dupuytren si caratterizza per l’ispessimento della fascia palmare, ossia del tessuto che si trova tra la cute del palmo della mano e i tessuti profondi. Si tratta di una condizione che determina la formazione di noduli e cordoni sottocutanei che possono portare a una limitata estensione di uno o più dita, rendendo difficile l’apertura della mano.

In questo caso il trattamento non può che essere chirurgico, e consiste nell’asportare la fascia palmare e digitale retratta.

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Le cisti

Altra patologia della mano sono le cisti, che possono derivare dalle articolazioni (gangli artrogeni) o dai tendini (cisti tendinee). Le cisti articolari sono localizzate più comunemente sul dorso e sulla superficie palmare del polso. Una tumefazione dorsale del polso tuttavia non sempre è causata da una cisti articolare; una infiammazione dei tendini estensori (tenosinovite), con conseguente formazione di liquido infiammatorio, può causare una tumefazione dorsale. La diagnosi differenziale viene fatta sull’esame clinico (consistenza e morfologia della tumefazione) e attraverso esami strumentali (ecografia o RMN).  Le cisti tendinee creano piccole tumefazioni, per lo più in continuità con i tendini flessori delle dita, localizzate prevalentemente alla base del dito.

Le cisti possono essere asintomatiche e rappresentare un problema esclusivamente estetico o creare dolenzia e limitazione dei movimenti.

Il trattamento è di tipo chirurgico e avviene mediante l’asportazione della cisti. L’aspirazione della cisti ed eventuale infiltrazione di cortisone può essere tentata ma nella maggioranza dei casi la cisti recidiva. 

 

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Dott. Michele Rampoldi
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