Piede diabetico: oggi si può evitare l’amputazione

Piede diabetico: oggi si può evitare l’amputazione

Editato da: Marta Buonomano il 23/03/2023

L’amputazione del piede è purtroppo una triste realtà per molti pazienti che soffrono di diabete. Spesso si arriva all’amputazione dopo aver sottovalutato alcuni sintomi per diverso tempo, ma tutto questo si può evitare: è dunque fondamentale una corretta prevenzione, oltre alla consapevolezza di cosa sia opportuno fare nel caso il piede diabetico si sia già manifestato. Ne parla il nostro esperto in Geriatria

Piede diabetico: di cosa si tratta?

piedi di donnaIl diabete mellito può causare l’insorgenza di piede diabetico, che solitamente si presenta circa vent’anni dopo che il paziente è stato colpito dalla patologia.

Questa complicanza è caratterizzata da ulcerazioni e infezioni del piede, che nei casi più gravi possono causare una gangrena dell’arto; in questo caso, l’amputazione si rende inevitabile. Il motivo per il quale l’amputazione è da evitare con ogni mezzo è l’elevato tasso di mortalità nei tre anni che seguono l’operazione.

Inoltre, chi subisce l’amputazione molto spesso sperimenta anche problemi psicologici legati alla perdita della mobilità: in questi casi, la depressione è dietro l’angolo. Infatti, è stato provato che oltre il 75% dei pazienti over 70 che si sono sottoposti all’amputazione non ritornerà più a camminare in modo autonomo.

Perché si arriva all’amputazione?

Molto spesso accade che chi soffre di diabete non si accorga di soffrire di ulcera al piede; ciò è dovuto alla neuropatia sensitiva, ovvero una perdita di sensibilità agli arti inferiori causata dalla malattia.

È questa la ragione per la quale molte ulcerazioni vengono trascurate: il paziente può persino sviluppare un’ischemia al piede (ovvero una perdita della vascolarizzazione arteriosa verso l’arto) senza esserne consapevole; il piede ischemico è il passo intermedio prima che le infezioni causino una gangrena.

L’amputazione può essere evitata!

Fortunatamente, oggi sono disponibili tecniche in grado di evitare l’acutizzazione delle ulcerazioni cutanee del piede, in modo da scongiurare il rischio d’amputazione.

La mia équipe del Policlinico di Abano Terme, negli ultimi dieci anni, ha messo a punto una tecnica innovativa di rivascolarizzazione del piede diabetico, che riesce a evitare l’amputazione nel 95% dei casi.

La tecnica consiste nel riaprire le arterie che arrivano al piede tramite l’inserzione di fili guida e di micro palloncini che vengono fatti scorrere sugli stessi. Il fine di quest’operazione è quello di riattivare la circolazione sanguigna verso il piede, facendo scorrere nuovamente il sangue nei punti in cui le arterie erano ostruite.

E se l’amputazione è inevitabile?

piedi di uomoNel caso in cui le ulcerazioni e l’ischemia siano arrivate a uno stadio troppo avanzato si dovrà procedere all’amputazione, ma l’utilizzo della tecnica sopracitata permette di effettuare un’amputazione minore. Si può ottenere questo risultato tramite la ricostruzione artificiale del fondo della cute, su cui si potranno in seguito effettuare gli innesti; questi ultimi saranno poi ricoperti con cute autologa, ovvero prelevata da altre zone del corpo dello stesso paziente.

Come prevenire i disturbi più gravi legati al piede diabetico?

Per prevenire ogni rischio di dover amputare il piede è fondamentale riuscire a curare adeguatamente l’ulcera. Chi soffre di diabete dovrebbe dunque effettuare visite ogni anno anche se non ha ancora riscontrato lesioni cutanee; nel caso in cui, invece, si siano sofferte ulcerazioni in precedenza, i controlli dovrebbero essere svolti ogni 3 o 6 mesi.

Geriatria e Gerontologia a Sesto San Giovanni