Prostatite: può causare eiaculazione precoce?

Prostatite: può causare eiaculazione precoce?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 05/04/2023

L’eiaculazione precoce è la disfunzione sessuale maggiormente frequente e più impattante per il maschio e per la coppia. Più di un uomo su 5 lamenta questo disturbo. Non si tratta altro che di una incapacità psicobiologica nel controllo del riflesso della eiaculazione, che causa un sentimento di inadeguatezza e frustrazione nella relazione di coppia. Il Dott. Andrea Fabiani ci parla della relazione tra prostatite ed eiaculazione precoce in questo articolo

Eiaculazione precoce: quali sono le cause principali?

I fattori che concorrono alla definizione della eiaculazione precoce sono quello temporale, cioè la brevità della latenza eiaculatoria, quello della assenza del controllo del riflesso eiaculatorio e quello del relativo senso di frustrazione percepito da chi ne è affetto.

Esistono poi delle categorie di pazienti in cui l’eiaculazione precoce della quale soffrono non rientra nei criteri diagnostici ufficiali e va ad inquadrarsi come una condizione variabile, cioè situazionale, e soggettiva (vale a dire che il soggetto pensa di essere eiaculatore precoce ma ha solo l’elemento della frustrazione a costituirsi come elemento diagnostico).

Le tipologie di eiaculazione precoce

Si distinguono due forme di eiaculazione precoce:

  • Eiaculazione precoce primaria. Si è ipotizzato possa essere determinata geneticamente e che possa coinvolgere fattori neurobiologici specifici dell’individuo, manifestandosi sin dai primi rapporti sessuali e non presentandosi come partner dipendente;
  • Eiaculazione precoce secondaria. Si manifesta dopo un periodo di normale attività sessuale e dipende da fattori di rischio di natura psicologico situazionale (ansie da prestazione, senso di colpa) oppure organica, come patologie endocrine, neurologiche o prostatiti.

È proprio l’infiammazione della ghiandola prostatica, la prostatite, a potere avere come sintomo quello della insorgenza improvvisa di una precocità eiaculatoria.

Capire se si tratta di prostatite

Durante il percorso diagnostico di una eiaculazione precoce bisognerà quindi fare attenzione a differenziare tra le forme primitive e quelle secondarie e, in quest’ultimo caso, fare attenzione alla possibilità che l’eiaculazione precoce stessa possa essere la spia di una patologia infiammatoria della prostata. Una prostatite è diagnosticata clinicamente attraverso la presenza di possibili disturbi urinari (bruciore minzionale, gocciolamento terminale etc.) o attraverso l’esplorazione digito rettale della ghiandola (apprezzabile come più o meno congesta o dolente alla digitopressione).

Il laboratorio ci aiuta nella definizione della presenza di una infiammazione attraverso la valutazione delle caratteristiche del secreto della ghiandola prostatica stessa. Un tampone uretrale dopo massaggio prostatico potrebbe essere di utilità. La sua “invasività” tuttavia gli fa preferire l’esecuzione di uno Spermiogramma con Spermocoltura.

Essendo per lo più la prostatite ad eziologia batterica e parte del corollario sintomatologico di una infezione sessualmente trasmessa, laddove possibile, andrebbe chiaramente indagato anche l’apparato genitale della partner sessuale mediante l’esecuzione di un tampone vaginale/cervicale e uretrale. 

Urologia a Macerata