Psicoanalisi, tra consapevolezza e inconscio

Autore: Dott. Dario Teolato
Pubblicato:
Editor: Alice Cattelan

Diceva Sigmund Freud, lo scopritore più recente dell’inconscio e l’inventore della Psicoanalisi: ”La relazione analitica è fondata sull’amore della verità, ovverosia sul riconoscimento della realtà, e che tale relazione non tollera né finzioni né inganni”

Qual è l’obiettivo della Psicoanalisi?

Il fine di questa tecnica di esplorazione della parte inconscia della mente è dunque promuovere la capacità di riconoscere ciò che non fa parte della nostra coscienza, ovvero ammettere l’esistenza di cose difficili e dolorose in noi stessi. Gli esempi più comuni sono senso di carenza, vanità, aspirazione alla perfezione, fantasie di onnipotenza, arroganza e convinzione di essere “speciali”, conflitti interiori, autoinganni, ambivalenze, sentimenti di bramosia, lussuria e aggressività. Diventare più onesti con noi stessi ci porterà ad avere migliori relazioni con noi stessi e con gli altri, ma anche a trovare risposte sul piano esistenziale, umanistico ed anche spirituale, a interrogativi umani da sempre senza risposta.

Quali sono le differenze tra Psicologia e Psicoanalisi?

La Psicologia si occupa di studiare, in generale, il funzionamento della mente umana, nei sui numerosi aspetti e modalità di funzionamento. La Psicoanalisi è una tecnica che consente di esplorare i contenuti presenti nell’inconscio di una persona, e grazie a questi fornire alla persona elementi utili a migliorare la propria consapevolezza di sé, il proprio equilibrio interiore e l’eventuale risoluzione di stati nevrotici.

Quando ricorrere alla Psicoanalisi?

La Psicoanalisi è utile quando una persona desidera conoscere quella parte di sé profonda e inaccessibile direttamente chiamata inconscio, per poter fare chiarezza sul proprio sentire, sulle cause di eventuali problematiche di tipo patologico o esistenziale, ed anche quando si accorge che ha la sensazione che, in generale, manchi qualcosa di importante nella propria vita, senza sapere di preciso cosa sia.

Come si svolge una seduta di Psicoanalisi?

La persona si stende su un lettino o su un divanetto preferibilmente ad occhi chiusi, il famoso lettino dello psicoanalista, ed inizia un dialogo con lo psicoanalista, il quale si limiterà a brevi commenti o interpretazioni dei contenuti inconsci, lasciando per la maggior parte del tempo la persona libera di esprimersi, sia a livello conscio che, soprattutto, a livello inconscio, grazie alla posizione che allenta il controllo della parte cosciente, con tutto ciò che desidera dire o ciò che gli viene in mente al momento.

Quali sono i benefici di una seduta di Psicoanalisi?

I principali benefici di una seduta di psicoanalisi sono:

  • Evidenziare i principali temi ricorrenti a livello inconscio, funzionali o disfunzionali;
  • Evidenziare i modelli di attaccamento, le aree di arresto evolutivo e i conflitti interni che generano sofferenza, così come le difese preferite;
  • Portare alla coscienza fantasie, desideri, paure e credenze, spesso inaccettabili o con vissuti ambivalenti e come e con chi ci siamo identificati, eventuali perdite non elaborate di quelle figure;
  • Aumento della coesione del Sé e dell’autostima.

Se lo psicoanalista è un professionista preparato ed esperto, e normalmente è proprio così, questo lavoro non ha controindicazioni o effetti collaterali negativi.

Dott. Dario Teolato
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