Scompenso cardiaco e fibrillazione atriale: cause, diagnosi e cure
La maggior parte dei soggetti anziani soffre di scompenso cardiaco e fibrillazione atriale: di questa patologia molto comune ne parla il Dott. Sollazzo, esperto in Cardiologia a Foggia
Cosa sono la fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco?
Lo scompenso cardiaco e la fibrillazione atriale sono condizioni molto comuni e quotidianamente riscontrate. Interessano la maggior parte dei soggetti anziani, esercitando un forte impatto sociale che cresce di giorno in giorno, dato il progressivo invecchiamento della popolazione. Spesso è possibile riscontrare in uno stesso paziente entrambe le condizioni, considerando che esse si condizionano e si favoriscono reciprocamente, e questo rende difficile stabilire quale delle due sia la causa dell’altra.
Quali sono i fattori di rischio?
La fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco condividono molti fattori di rischio, tra cui:
- Cardiopatia ischemica
- Ipertensione
- Valvulopatie
- Ipertrofia ventricolare sinistra
- Diabete mellito
Come vengono diagnosticate?
La procedura diagnostica è uguale per entrambe le malattie ed include:
- Un accurato esame clinico
- Un elettrocardiogramma
- Il dosaggio di alcuni esami ematochimici tra cui: pro BNP, RX al torace ed ecocardiogramma
A volte sono indicati esami di secondo livello come lo studio emodinamico e la coronarografia.
È possibile curare la fibrillazione atriale e lo scompenso cardiaco?
La terapia farmacologica standard e nuovi farmaci innovativi, nonché il ricorso a device per la resincronizzazione cardiaca ha notevolmente migliorato l’outcome di questi pazienti, ma molto si può ancora fare per evitare la destabilizzazione clinica e il ricorso all’ospedalizzazione, ancora tanto frequente nei pazienti affetti da queste patologie.
La comprensione dei singoli meccanismi fisiopatogenetici (neurormonali, elettrofisiologici, morfologici) può fornire risposte individuali, facendo chiarezza sui possibili metodi di prevenzione dell’insorgenza simultanea delle due patologie, sulle modalità per evitare il consolidarsi di tale associazione e reciproco condizionamento e suggerire strategie terapeutiche innovative, più efficaci nel contrastare una prognosi spesso infausta.