Shopping compulsivo: una fuga emotiva o una dipendenza?

Pubblicato il: 27/12/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 28/02/2025

Lo shopping compulsivo è un comportamento che può sembrare innocuo, ma spesso nasconde problematiche emotive e psicologiche più profonde. Quando acquistare diventa un’azione ripetitiva e incontrollata, che sfocia in un circolo vizioso di gratificazione momentanea seguita da sensi di colpa, è essenziale analizzare le cause sottostanti e affrontare il problema con un trattamento psicoterapeutico mirato

Cos’è lo shopping compulsivo?

Lo shopping compulsivo, noto anche come oniomania, è una forma di dipendenza caratterizzata dall’acquisto impulsivo e incontrollabile di beni, spesso superflui o costosi. Nonostante il piacere che l’atto di acquistare possa portare, questo comportamento è di solito temporaneo e seguito da frustrazione, ansia e, talvolta, sensi di colpa. L’effetto immediato della gratificazione si dissolve rapidamente, e la persona si ritrova a lottare con il rimorso, che spinge a un ulteriore acquisto per provare a ridurre la tensione emotiva, creando un ciclo di dipendenza.

Le cause dello shopping compulsivo

Le motivazioni psicologiche che alimentano lo shopping compulsivo sono varie, ma tutte ruotano attorno alla gestione delle emozioni. Comprendere le cause sottostanti è fondamentale per trattare efficacemente il disturbo.

Fuga da emozioni negative

Molti ricorrono allo shopping per sfuggire a emozioni dolorose, come tristezza, solitudine, frustrazione o rabbia. L’atto di acquistare diventa una via per distrarsi dal malessere emotivo, alleviando temporaneamente la sofferenza attraverso la gratificazione immediata che l’oggetto acquistato può offrire. Tuttavia, l’effetto è effimero, e non affrontando le emozioni negative, la persona finisce per entrare in un circolo vizioso.

Autostima bassa

Il possesso di beni materiali viene spesso utilizzato per cercare di colmare un vuoto interiore legato alla propria autostima. Chi soffre di bassa autostima può sentirsi incompleto senza oggetti che conferiscano una sensazione di valore. In questo caso, lo shopping diventa un tentativo di “acquistare” l’autostima e l’approvazione sociale, ma il risultato è solo temporaneo, lasciando invariato il senso di insufficienza interiore.

Stress e ansia

Lo shopping compulsivo può anche essere una forma di coping, un modo per affrontare l’ansia o lo stress. In situazioni di forte pressione emotiva o psicologica, acquistare qualcosa può fornire una momentanea sensazione di controllo o di piacere. Tuttavia, questo comportamento non risolve le cause profonde dello stress e, spesso, il sollievo immediato si trasforma in un ulteriore senso di frustrazione, soprattutto quando la persona si accorge che il problema persiste o si aggrava.

Trattamento dello shopping compulsivo

Affrontare lo shopping compulsivo richiede un approccio psicoterapeutico integrato che aiuti la persona a gestire le emozioni senza dover ricorrere agli acquisti come mezzo di evasione. I principali approcci terapeutici includono:

Terapia cognitivo-comportamentale (CBT)

La CBT è uno degli strumenti più efficaci per trattare lo shopping compulsivo. Questo approccio terapeutico aiuta a identificare e modificare i pensieri e i comportamenti disfunzionali legati all’acquisto compulsivo. La CBT mira a insegnare al paziente come riconoscere i segnali che precedono l’impulso all’acquisto e a sostituire tali impulsi con comportamenti alternativi più sani. Inoltre, aiuta a rivedere le convinzioni errate, come la percezione che l’acquisto possa risolvere i problemi emotivi.

Gestione dello stress

Le tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, la respirazione profonda e il rilassamento muscolare progressivo, possono essere strumenti efficaci per gestire l’ansia e ridurre il bisogno di ricorrere allo shopping come meccanismo di coping. Queste tecniche insegnano al paziente a riconoscere e a rispondere in modo più consapevole ai segnali di stress, evitando l’evasione attraverso gli acquisti.

Psicoterapia psicodinamica

Un altro approccio utile è la psicoterapia psicodinamica, che esplora le radici emotive e psicologiche del comportamento di shopping compulsivo. Spesso, il comportamento compulsivo è legato a esperienze passate, traumi non risolti o conflitti interni che il paziente cerca di gestire tramite l’acquisto. L’obiettivo di questo trattamento è portare consapevolezza al paziente riguardo alle dinamiche inconsce che motivano gli acquisti impulsivi, permettendo una maggiore integrazione e guarigione emotiva.


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Fermare il circolo vizioso

Lo shopping compulsivo è un comportamento complesso che può essere il risultato di difficoltà emotive non risolte. Sebbene l’acquisto possa sembrare un atto di piacere o di distrazione, spesso è solo un meccanismo temporaneo per far fronte a disagi psicologici più profondi. Con l’aiuto di un trattamento psicoterapeutico adeguato, è possibile affrontare le cause sottostanti del disturbo e sviluppare modalità più sane di gestione delle emozioni, riducendo la dipendenza dagli acquisti compulsivi.

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