Sindromi da deliquorazione: qualche chiarimento!

Sindromi da deliquorazione: qualche chiarimento!

Editato da: Cecilia Ghidotti il 06/04/2022

Il cervello è immerso in un liquido simile all’acqua, detto Liquido Cefalorachidiano o Liquor. Sono presenti 125/150 ml di Liquor. Ha molteplici funzioni, quali di sostenere Liquido Cefalorachidiano il peso del cervello e del midollo, di armonizzare le pressioni intracraniche e di garantire un adeguato ambiente necessario per le funzioni cerebrali. Ma cosa succede se fuoriesce? Ce ne parla in questo articolo il Dott. Francesco Causin

Una delucidazione sulla Deliquorazione

La Sindrome da ipotensione liquorale è una condizione in cui è presente una perdita di Liquor occulta o una fuoriuscita da una breccia iatrogena (es. puntura lombare). La prevalenza nella popolazione generale non è chiara, probabilmente sottostimata, più frequente in giovani adulti e nel sesso femminile.

Cause della perdita di Liquor ed i suoi sinotmi

Cause spontanee possono essere anche traumi minori, quali torsioni o stiramenti. Esistono condizioni predisponenti, come disordini del tessuto connettivo, la presenza di erniazioni discali calcifiche, spicole ossee da osteofiti vertebrali o fistole veno-liquorali.

Il sintomo tipico è la cefalea in stazione eretta che migliora o regredisce in posizione distesa. Altri sintomi sono la diplopia, nausea e capogiro, alterazioni dell’udito, alterazioni della mimica facciale e del gusto, facile affaticabilità. Possono essere presenti confusione mentale o disturbi cognitivi e comportamentali. Raramente può portare al coma. I sintomi possono essere progressivi o improvvisi, condizionare la vita quotidiana in modo severo. La cefalea in alcuni casi può essere presente all’inizio, per poi migliorare o divenire meno posizionale o scomparire.

Ma come la diagnostichiamo?

La diagnosi clinica non è semplice e spesso avviene per esclusione. La Risonanza Magnetica è l’esame che può indirizzare correttamente il successivo percorso, che prevede:

  • identificazione della causa;
  • decisione terapeutica;

La RM cerebrale e del rachide può evidenziare l’eventuale presenza Liquor epidurale, raramente evidenzia la sede di rottura.

Cruciale è l’identificazione del punto di deliquorazione. Questo può essere semplice in caso di anestesie epidurali per interventi ginecologici o ortopedici, molto più complesso nei casi di rottura spontanea. In questi casi devono essere attuate ulteriori indagini quali la mielografia e la mielo-TC. Anche con queste tecniche non è semplice evidenziare il punto di deliquorazione e può essere necessario ripetere più volte queste indagini.

I trattamenti adeguati

La terapia prevede possibilità con complessità crescenti:

  • riposo assoluto e idratazione;
  • blood patch epidurale (singolo o doppio livello);
  • blood patch mirato con colla di fibrina;
  • chirurgia (endovascolare)

Il riposo è frequentemente efficace nei casi di esito da anestesia epidurale. Nei casi refrattari alla prima linea terapeutica si utilizza il blood patch lombare. Il blood patch prevede l’iniezione di sangue, prelevato dallo stesso paziente, nello spazio epidurale. Il sangue iniettato diffonde e forma una pellicola che induce la cicatrizzazione del foro. Questa procedura può essere eseguita anche a più livelli del rachide e ripetuta in genere non più di 2 volte.  Le successive 2 tecniche prevedono approcci maggiormente invasivi ma precisamente mirati al punto di deliquorazione.

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