Spondiloartropatie: cosa sono e come si curano?

Spondiloartropatie: cosa sono e come si curano?

Editato da: Karin Mosca il 31/10/2023

Le spondiloartropatie sono un gruppo di malattie infiammatorie, solitamente croniche. Con questo termine si includono la spondilite anchilosante, l'artrite psoriasica, l'artrite reattiva o l'artrite associata a malattie intestinali (Morbo di Crohn e Colite ulcerosa). Approfondiamo questo argomento nel seguente articolo

Che cosa caratterizzano le spondiloartropatie?

Queste patologie presentano caratteristiche comuni, come l'infiammazione frequente dei segmenti della colonna vertebrale (lombare, dorsale e cervicale), o delle articolazioni sacroiliache (chiamata sacroileite) o di altre articolazioni come ginocchia, spalle o anche anche altre aree di giunzione di un tendine o legamento con strutture ossee.

Un altro fattore comune tra loro è una forte associazione familiare e a un gene chiamato HLA B27. Queste malattie hanno anche una tendenza a colpire strutture al di fuori dell'apparato locomotore, come la pelle, l'intestino o gli occhi (uveite).

signora anziana con artrite

Come avviene la diagnosi?

Queste malattie tendono a manifestarsi in giovane età o mezza età, persino nei bambini. È raro che si sviluppino in età adulta. I sintomi comprendono dolore nella zona lombare o glutea, dolore e infiammazione delle articolazioni e un dolore alla schiena diverso da quello associato ad altri problemi più comuni come l'artrosi o le ernie.

In alcuni casi, la prima manifestazione della malattia è l'infiammazione di altri organi, come l'occhio (uveite), che si manifesta con un arrossamento oculare molto intenso e spesso doloroso. La diagnosi dovrebbe essere effettuata da un medico specialista in Reumatologia e viene effettuata combinando una serie di dati ottenuti dalla storia clinica, dall'esame fisico, dall'analisi del sangue e da test di imaging come radiografie o risonanze magnetiche.

Quali trattamenti vengono impiegati?

Per trattare la malattia vengono utilizzati principalmente farmaci antinfiammatori e, a seconda della risposta a essi e della localizzazione dell'infiammazione, vengono utilizzati anche altri tipi di farmaci o terapie biologiche.

È essenziale combinare questi trattamenti con l'esercizio fisico mirato e consigliato da un professionista. In questo modo si cerca di ridurre al minimo la rigidità e la limitazione della mobilità che, nei casi gravi, potrebbero verificarsi.

Esistono anche atteggiamenti e stili di vita sani che possono migliorare notevolmente il pronostico della malattia, oltre all'esercizio fisico, come smettere di fumare e mantenere una dieta cardio-salutare.

Reumatologia a Milano