Stitichezza: 7 consigli per combatterla!

Autore: Prof. Silvestro Lucchese
Pubblicato:
Editor: Antonietta Rizzotti

La stitichezza è un disturbo relativo alla defecazione che colpisce circa 11 milioni di italiani. Il Prof. Silvestro Lucchese, esperto in Proctologia a Roma, spiega quali sono le cause principali e cosa fare se si soffre di stitichezza

Quali sono le cause più comuni della stitichezza?

La stitichezza è causata da un transito intestinale anomalo con scarsità di feci (per volume e frequenze), spesso difficili da espellere.ragazza che tiene in mano un bottiglia d'acqua

Tra le cause principali ritroviamo:

  • Alterazioni anatomiche del tratto intestinale;
  • Rettocele (dilatazione eccessiva dell’ampolla rettale) che provoca il ristagno delle feci;
  • Prolasso rettale muco-emorroidario: il retto scivola e crea un prolasso interno (defecazione incompleta con feci sottili o a pezzi);
  • Intestino troppo lungo (dolicocolon) o troppo dilatato (megacolon);
  • Aderenze intestinali (interventi chirurgici);
  • Colon irritabile intestinale;
  • Tumori del colon;
  • Morbo di Parkinson;
  • Emorroidi;
  • Ragadi anali;
  • Alimentazione non ricca di fibre: verdure e frutta.

Altri fattori di rischio:

  • Stile di vita errato: stress e impegni che ci portano ad ignorare lo stimolo;
  • Bere poco: è consigliabile bere 10 bicchieri di acqua al giorno, di cui almeno 3 bicchieri al risveglio;
  • Mangiare poca frutta e verdura;
  • Sedentarietà;Donna sdraiata con mano sull'addome
  • Permanenza a letto per interventi chirurgici o per malattie;
  • Farmaci: antidepressivi, tranquillanti, lassativi, estro-progestinici, antinfiammatori, ecc.
  • Cambiamenti di clima, orari ed abitudini;
  • Gravidanza e variazioni ormonali: provocano notoriamente variazioni ormonali che sconvolgono la fisiologia della donna.

Inoltre, i recettori per gli estrogeni presenti della parete intestinale, in menopausa, per il calo degli estrogeni, secernono meno modificando le funzioni digestive.

Quando una persona può essere considerata stitica?

Un’evacuazione ogni 2 o 3 giorni può essere considerata normale, purché non vi sia:

  • Mancanza di stimolo o difficoltà o dolore al passaggio delle feci;
  • Dolore o una sensazione di gonfiore di pancia;
  • Eccessivo sforzo nella defecazione;
  • Sensazione abituale di svuotamento incompleto;
  • Eliminazione di feci secche a matita o caprine;
  • Necessità di supposte, clisteri o lassativi;
  • Necessità di aiutarsi manualmente.

Quante persone ne soffrono?

In Italia circa 11 milioni di persone soffrono di stitichezza, di cui l’80% sono donne.

Metà di essi tratta la patologia senza la necessità di rivolgersi ad un medico, seguendo terapie talvolta assurde o pericolose.

7 consigli per combatterla

  1. Ingerire molta acqua lontano dai pastidonna che tiene in mano un piatto di cereali
  2. Assumere fibre vegetali morbide (kiwi, prugne, pere, zucchine, bieta, spinaci) almeno 5 volte al giorno;
  3. Attività fisica moderata ma continua;
  4. Eliminare stress e dormire regolarmente;
  5. Eliminare ogni farmaco non salvavita;
  6. Agire in silenzio, per tempo, con calma e in posizione ottimale sul wc, appoggiando i piedi su un rialzo di 20 cm;
  7. Prima di ogni cura avere sempre una diagnosi precisa che permetterà di seguire una terapia efficace.

Prof. Silvestro Lucchese
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