TAC 3D per un planning pre-operatorio nella chirurgia resettiva per tumore del fegato

TAC 3D per un planning pre-operatorio nella chirurgia resettiva per tumore del fegato

Editato da: Marta Buonomano il 05/05/2020

Che cos’è un planning tridimensionale e in che modo la TAC 3D può aiutare nel trattamento dei tumori del fegato? Ce lo spiega il Prof. Alessandro Anselmo, esperto in Chirurgia Generale ed Epato-Bilio-Pancreatica a Roma

Che cos’è una TAC 3D?

medico che mostra a un paziente un immagine su un pcUna TAC 3D si ottiene con l’elaborazione, attraverso uno specifico software, di una comune TAC. Le caratteristiche principali sono quelle di consentire una ricostruzione in tre dimensioni degli organi in esame e di eventuali masse o tumori che li interessano, di fornire immagini assolutamente realistiche e ruotabili nello spazio, di permettere la selezione delle strutture di interesse rendendo trasparenti o invisibili quelle non importanti in quello specifico contesto. Per eseguire l’esame valgono le stesse regole e precauzioni usate per le comuni TAC con mezzo di contrasto.

In quali casi può essere utilizzata?

Nel settore di mia competenza, cioè la Chirurgia Addominale ed in particolare quella epatica, biliare e pancreatica, i campi di applicazione riguardano lo studio dei tumori benigni e maligni di organi quali il fegato, le vie biliari, il pancreas, il rene, lo stomaco, il colon. Le controindicazioni sono quelle legate all’impiego del mezzo di contrasto e la preparazione necessaria è quella di una comune TAC.

Perché è importante un planning tridimensionale?

Un planning operatorio effettuato su un’immagine o addirittura su un modello fisico tridimensionale è di fondamentale importanza per la definizione di operabilità e la pianificazione di interventi complessi come l’asportazione di voluminosi tumori con coinvolgimento di organi vicini o strutture vascolari. Eseguito in fase pre-operatoria, consente al chirurgo di stabilire la strategia operatoria con estrema precisione, di simulare l’atto operatorio, di confrontare diverse strategie tra loro. I devices di cui disponiamo oggi consentono di poter utilizzare le immagini 3D in sala operatoria anche durante l’atto chirurgico creando una sovrapposizione con le immagini reali in una sorta di realtà virtuale. Soprattutto in un’era di chirurgia mininvasiva il planning tridimensionale consente al chirurgo di offrire al paziente la chirurgia laparoscopica in un numero maggiore di casi.

TAC 3D per un planning tridimensionale: si può parlare di evoluzione in medicina?

Sicuramente la TAC 3D, associata alla chirurgia mininvasiva e robotica, rappresenta una delle evoluzioni più promettenti in ambito chirurgico. La sovrapposizione di immagini radiologiche tridimensionali ed immagini reali consente la navigazione intraoperatoria in analogia a quanto avviene con i comuni navigatori stradali. Questa tecnologia è in grado di guidare con precisione il chirurgo verso lesioni anche collocate profondamente all’interno di organi, evitando di lesionare eventuali strutture da salvaguardare.

 

Chirurgia Generale a Roma