Tiroidite di Hashimoto: scopri di più!

Autore: Dott.ssa Paola De Stefanis
Pubblicato:
Editor: Sharon Campolongo

La tiroidite di Hashimoto è una malattia a carico della tiroide, molto diffusa in tutto il mondo. Si tratta di una malattia autoimmune, conosciuta anche come “tiroidite cronica autoimmune”. Scopriamo di che cosa si tratta e cosa fare in questi casi

A che cosa serve la tiroide?

La tiroide è una piccola ghiandola che si trova nella base anteriore del collo e produce l’ormone tiroideo.

Si tratta di una ghiandola importantissima, perché è coinvolta nella regolazione del metabolismo, nell’accrescimento dell’organismo e nello sviluppo del sistema nervoso. Pertanto, essa regola moltissime funzioni del corpo, tra cui:

  • Temperatura
  • Peso corporeo
  • Appetito
  • Umore
  • Stanchezza
  • Sonno
  • Battito cardiaco
  • Funzionamento intestinale
  • Funzionamento del sistema nervoso

collo di una ragazza

Quali patologie colpiscono la tiroide?

Diverse patologie possono colpire la tiroide. A grandi linee possiamo dividerle in:

  • Patologie tumorali (benigne e maligne);
  • Patologie infiammatorie (batteriche, virali, autoimmuni);
  • Patologie disfunzionali (da causa svariate);
  • Patologie morfologiche (noduli non accompagnati da disfunzioni, aumenti volume/gozzo).

Come già detto la tiroidite più frequente è la tiroidite di Hashimoto.

Come si manifesta?

Esordisce, generalmente, con un aumento di volume della tiroide accompagnato da un modesto ipotiroidismo, ma può esordire anche con ipotiroidismo senza gozzo oppure con gozzo senza ipotiroidismo.

Più raramente ci può essere un breve periodo d’ipertiroidismo.

Come si diagnostica?

La diagnosi si basa principalmente sul reperto di valori molto alti di autoanticorpi, accompagnati da un aspetto caratteristico all’ecografia.

Cosa fare in caso di Tiroidite di Hashimoto?

Il trattamento dipende dal quadro clinico e laboratoristico.

In presenza di valori di TSH non troppo elevati e livelli normali di ormoni tiroidei, è possibile attendere ed eseguire controlli regolari ogni 6-12 mesi.

Invece, in caso di un gozzo molto grande e/o che comprima le strutture vicine è indicata la terapia con levotiroxina, che determina una rapida regressione del gozzo nella maggior parte dei casi.

Anche quando vi è ipotiroidismo franco si ricorre alla terapia sostitutiva, sempre con levotiroxina.

Solo in casi molti rari, viene richiesto al paziente di sottoporsi al trattamento chirurgico.

Dott.ssa Paola De Stefanis
Endocrinologia e Malattie del metabolismo

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