Trattare la patologia parodontale: laser o tecniche tradizionali?

Trattare la patologia parodontale: laser o tecniche tradizionali?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 23/06/2023

Nota anche con il nome di piorrea, la malattia paradontale è l’infiammazione del parodonto, la struttura composta da gengive, ossa e legamenti che accoglie la dentatura. Ne parla il Dott. Francesco D'Alberti, esperto in Odontoiatria a Petralia Soprana

Quali sono i sintomi della parodontite?

L’accumulo di batteri sul parodonto è all’origine dello sviluppo di placca e tartaro, che sono i diretti responsabili dell’infiammazione e sanguinamento delle gengive. Altri sintomi includono alitosi, sensibilità dentale e mobilità dentaria. Se non curata prontamente, la malattia può arrivare a intaccare il tessuto parodontale profondo e l’osso stesso del dente.

dentista

Come viene trattata oggi la parodontite?

Il trattamento della patologia parodontale avviene attraverso soluzione non chirurgica e chirurgica. Data la sua invasività, la chirurgia viene utilizzata solo in secondo luogo, quando le precedenti tecniche non hanno prodotto i risultati sperati.

 

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In cosa consiste il trattamento non chirurgico?

 Il trattamento non chirurgico della parodontite altro non è che l’asportazione manuale con strumenti appositi di placca e tartaro effettuata dallo specialista. I batteri, depositandosi sulla superficie dei denti, provocano infatti alla lunga l’infiammazione dell’area che, in pazienti già affetti da altri disturbi (per es. diabete) o fumatori, può sfociare in un danno alla gengiva e all’osso sottostante al dente, corrodendolo. Affinché la terapia non chirurgica abbia successo, è fondamentale però che i pazienti eseguano attentamente e quotidianamente le operazioni di pulizia del cavo orale con filo interdentale e spazzolino. Affiancare tale pratica alla pulizia periodica dallo specialista sarà sufficiente per la maggior parte dei soggetti a mantenere alla larga la parodontite.

L’impego del laser sulla parodontologia

igiene orale

Quando la patologia ha già prodotto danni significativi alle gengive e alle ossa, è però ancora possibile intervenire con altre tecniche che possono ricostruire le porzioni danneggiate o perdute.

Una delle soluzioni non chirurgiche è costituita dal laser. Si tratta di una terapia in uso dagli anni ’90, che promette un decorso post-operatorio più leggero e percentuali di successo più elevate rispetto alle tecniche tradizionali. Ciononostante, negli ultimi anni sono state pubblicate nuove ricerche che sembrerebbero mettere in dubbio la maggiore efficacia del laser rispetto alle tradizionali tecniche di rimozione della placca e del tartaro con strumenti manuale ed a ultrasuoni. Negli ultimi anni si è dunque arrivati alla conclusione che il solo impiego del laser, se non associato alle altre tecniche di pulizia tradizionale, non risulta appropriato per combattere efficacemente la parodontite. Secondo alcuni studiosi, addirittura, il laser non aggiungerebbe un valore aggiunto alle tecniche tradizionali, e il suo utilizzo non garantirebbe una minor degenerazione della patologia. In conclusione, una buona pulizia del cavo orale, allo stato attuale, non può prescindere dalle tradizionali tecniche di igiene orale eseguite quotidianamente dal paziente stesso e periodicamente dallo specialista.

 

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Odontoiatria a Petralia Soprana