Tumore al Pancreas: perché la prevenzione è fondamentale

Tumore al Pancreas: perché la prevenzione è fondamentale

Editato da: Carola Malatacca il 16/09/2022

L’incidenza del Tumore al Pancreas è in continuo aumento e la sua forma più aggressiva colpisce in Italia circa 14.000 persone ogni anno.

In questo articolo approfondiamo l’argomento con il Dott. Gabriele Capurso, specialista in Gastroenterologia

Alcuni dati sul Tumore al Pancreas

Purtroppo, la maggioranza dei pazienti affetti da Tumore al Pancreas arriva alla diagnosi quando la malattia è già diffusa ad altri organi o è cresciuta fino a prendere contatto con strutture circostanti, rendendo impossibile e controindicata una resezione chirurgica.

Una quota minore di casi - circa il 20% - viene diagnosticata quando la malattia ha dimensioni inferiori e, pertanto, non impedisce un intervento chirurgico.

Questo raggruppamento in stadi è il principale fattore che influenza la prognosi e quindi le possibilità di sopravvivenza che purtroppo sono del 10% circa, proprio a causa della diagnosi tardiva.

 

 

È possibile riconoscerne i sintomi?

Tra le cause della diagnosi tardiva dell’adenocarcinoma pancreatico figura la difficoltà di riconoscere i sintomi poiché possono essere inizialmente sfumati, poco specifici e attribuiti ad altre cause. Il tumore può causare:

  • dolore, all’altezza dello stomaco e che si irradia alla schiena;
  • calo di peso, a volte associato a steatorrea - forma di diarrea dovuta al cattivo funzionamento dell’organo;
  • ittero, quando il tumore è nella testa del pancreas e comprime la via biliare;
  • diabete, a volte unico sintomo che il tumore provoca.

Come fare prevenzione

Con queste premesse, è evidente l’importanza della prevenzione. Questa può assumere due modalità:

  • Prevenzione primaria - consiste nel ridurre i fattori di rischio nel proprio stile di vita, evitando, fumo, eccesso di alcolici, dieta con troppi grassi e carboidrati, sovrappeso e diabete. È fondamentale per i soggetti a maggior rischio cioè portatori di lesioni come cisti pancreatiche.
  • Prevenzione secondaria - consiste nell’eseguire screening anche in assenza di sintomi ed è indicato solo nei casi in cui ci sia un’importante familiarità con la malattia (parenti di primo grado con questo tumore) o sia stata accertata la predisposizione genetica.

Gli esami che più comunemente permettono di visualizzare il tumore sono la TAC e la Risonanza Magnetica con mezzo di contrasto. La conferma istologica avviene tramite biopsia.

Come si cura il Tumore al Pancreas

Ottenuta la diagnosi, si programma la terapia che è bene avvenga in ottica “multidisciplinare” ovvero con il parere di diversi specialisti che possono fornire un importante contributo.

Negli ultimi anni i dati provenienti dalla ricerca scientifica hanno dimostrato come in tutti gli stadi della malattia sia utile iniziare il trattamento con una chemioterapia. Nei casi non operabili è una scelta obbligata e può a volte far arretrare la malattia e renderla operabile.

Qualora sia fattibile, l’intervento chirurgico resta una parte indispensabile dell’approccio di cura, spesso seguito da una chemioterapia adiuvante.

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