Tumori orbitali: tipologie di intervento chirurgico

Tumori orbitali: tipologie di intervento chirurgico

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Scritto da: La redazione di Top Doctors
Editato da: Antonietta Rizzotti il 22/02/2023

La cavità orbitale è una regione anatomicamente complessa ed è un'area di interesse di molti specialisti: oculisti, otorinolaringoiatri, endocrinologi, chirurghi plastici, chirurghi maxillo-facciali e neurochirurghi, ciascuno dei quali ha più familiarità con specifici approcci chirurgici. Ne parla l'esperto in Neurochirurgia

Quali sono i principali tumori che interessano la cavità orbitale?

La cavità orbitale è una regione anatomicamente complessa costituita da diverse strutture:

  • Globo oculare ed extraoculare
  • Muscoli
  • Grasso perioculare
  • Vasi, nervi e ghiandole
  • Tessuti connettivi

Data la complessità anatomica e topografica dell'orbita dell'occhio, circondato da seni paranasali e cavità cranica, molte delle patologie che interessano quest’area possono produrre lesioni interne all’orbita oppure nei distretti circostanti.

ragazzo con occhiali

I tumori orbitali possono essere classificati in:

  • Tumori Primari: derivanti dai tessuti orbitali;
  • Tumori secondari, che coinvolgono la cavità orbitale per contiguità o metastasi a distanza da altri siti del corpo.

I tumori orbitali primari sono molto rari ed hanno un'incidenza complessiva inferiore a 1 per 100.000 / ogni anno.

Le lesioni orbitali benigne più comune sono rappresentate da:

  • Cisti dermoide
  • Emangiomi cavernosi

La forma di neoplasia maligna più comune è data dal Linfoma non Hodgkin.

Da cosa dipende la scelta del tipo di intervento chirurgico?

La scelta di un determinato approccio chirurgico da parte dello specialista dipende dalla posizione, dall’estensione del tumore e dal suo comportamento biologico, dalla storia clinica, neuroimaging del paziente.

Di seguito vengono riportate alcune informazioni di uno studio effettuato sulla valutazione di dati clinici e sugli esiti di 70 pazienti (maschio/femmina, 28/42), sottoposti a chirurgia per resezione di un tumore orbitale tra gennaio 1994 e maggio 2017. Lo studio è stato svolto presso l'Istituto di Neurochirurgia della Scuola dell'Università Cattolica del Medicina di Roma.

L'età media dei pazienti era di 51,7 11,4 anni (media standard). Al momento del ricovero, i sintomi erano:

  • Proptosi: il sintomo più frequente, verificatosi in 65 su 70 pazienti (92,9%)
  • Diplopia in 26 su 70 pazienti (37,1%)
  • Diminuzione dell'acuità visiva (20/70; 28,6%)
  • Ipoestesia trigeminale (11/70; 15,7%)
  • Mal di testa (9/70;12,9%)
  • Dolore retrobulbare (10/70; 14,3%)

Cinquantatre casi erano tumori primari dell'orbita (24 in posizione intraconale e 29 in posizione extraconali). I restanti 17 casi erano principalmente rappresentati da tumori extraorbitali con estensione orbitale e tumori intraorbitali con estensione extraorbitale secondaria.

La rimozione totale è stata raggiunta in 52 su 70 pazienti (74,3%), la rimozione totale parziale in 14 su 70 (20%) e la rimozione parziale in 4 su 70 (5,7%).

Neurochirurgia