Vertebroplastica: di cosa si tratta?

Vertebroplastica: di cosa si tratta?

Editato da: Martina Gorla il 09/11/2022

La vertebroplastica è una procedura chirurgica mini-invasiva mirata al trattamento di alcune tipologie di fratture vertebrali.

Consiste nell’inserimento, per via percutanea, di cemento medicale nel contesto del corpo vertebrale, generalmente in pazienti over 60 con un recente cedimento vertebrale post-traumatico o secondario ad osteoporosi o a patologie tumorali

L’intervento

La vertebroplastica viene eseguita in sala operatoria, in regime di anestesia locale (a paziente sveglio); tramite un’incisione cutanea di circa 1 cm, viene inserito un ago molto simile a quello per la biopsia ossea nel corpo vertebrale, sotto continuo controllo radiografico.

Una volta aver verificato il corretto posizionamento dello strumentario si procede all’inserimento del cemento, sempre sotto continuo controllo radiografico, fino a ottenere una solida ‘cementificazione' della vertebra. Ogni vertebra richiede circa 20 minuti per l’intera operazione.

Al termine della procedura, il paziente viene delicatamente posizionato prima seduto e poi in piedi, in modo da poter recuperare un’autonomia funzionale completa (vestirsi, andare in bagno, ecc). Di solito la dimissione avviene il giorno stesso del ricovero e dell’intervento chirurgico, riducendo l’ospedalizzazione ad una singola giornata (Day Hospital).

Le complicanze sono molto rare, di solito legate alla diffusione del cemento per via ematica ai polmoni (con possibili conseguenze respiratorie) o all’interno del canale vertebrale (con possibili conseguenze neurologiche).

Recupero post intervento

Al domicilio i pazienti sono raccomandati di un progressivo e graduale ritorno alle piene attività quotidiane, evitando pesi e sforzi e movimenti bruschi della schiena. Per i primi 15-20 giorni può essere utile l’ausilio di una blanda fascia lombosacrale.

Dopo il primo mese potrà essere valutato un percorso fisioterapico completo.   

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