Gli uffici in estate, nella maggior parte dei casi, si trasformano in vere e proprie celle frigorifere!
Molto spesso la gestione dell’aria condizionata diventa motivo di litigio tra chi la vorrebbe accesa a temperature siberiane e chi la vorrebbe tenere spenta o a temperature “accettabili per il corpo umano”. Sia nei piccoli uffici che negli spazi più ampi (open space) si vengono a creare incomprensioni e malumori tra i colleghi che condizionano il benessere psico-fisico (tra cui anche mal di testa, torcicollo, mal di stomaco) e di conseguenza la stessa produttività.
Secondo le statistiche, il tema dell’aria condizionata in ufficio è tra le prime cause di litigio tra colleghi di lavoro.
Quante volte ci siamo trovati nelle condizioni di non saper cosa fare!
L’Organizzazione Mondiale della Sanità stabilisce che lo sbalzo termico rispetto all’esterno non dovrebbe superare i 7°C, sia per i rischi relativi alla nostra salute, sia per evitare gli sprechi energetici.
La bassa temperatura nel posto di lavoro (ma anche in casa) aumenta la possibilità di contrarre più facilmente i virus, dolori cervicali o infezioni a carico dell’apparato respiratorio (a tal proposito sarebbero opportuni gli interventi di manutenzione periodici ed una regolare pulizia dei filtri perché è proprio lì che si annidano i batteri più insidiosi).
Ma perché le donne soffrono maggiormente le basse temperature?
È tutta questione di metabolismo (Basal metabolic rate – BMR). Nelle donne il metabolismo è più basso, ragion per cui il corpo produce calore più lentamente rispetto ai colleghi uomini. Tra l’altro alcuni scienziati hanno affermato che le temperature basse negli ambienti di lavoro siano regolate sul metabolismo basale degli uomini.
Grazie ad alcuni studi condotti in Germania dalla University of Southern California è stato dimostrato che le donne lavorano meglio a temperature più calde, rispetto agli uomini, che invece, sembrano essere più produttivi in un ambiente fresco.
Un altro importante fattore è il dress code di molte realtà aziendali che obbliga gli uomini ad indossare puntualmente pantaloni, camicia e giacca, il che d’estate può diventare un vero incubo!
In conclusione perché non trovare una via di mezzo che accontenti tutti? Perplessità presente anche durante i mesi invernali, in cui, diventa protagonista l’aria troppo calda. Ma a questo ci penseremo tra qualche mese!
Quindi con un po’ di buon senso e più rispetto per il prossimo, si possono trovare i giusti equilibri.
Buon proseguimento cari colleghi, vado a spegnere l’aria condizionata 😉
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