Infettivologia
Dott. Giovanni Pinelli - Medicina interna
Creato il: 13/11/2012
Cos’è l’Infettivologia?
L’infettivologia è una branca della medicina che studia, diagnostica e fornisce trattamenti ai pazienti, indipendentemente dalla loro età, che sono affetti da patologie infettive, acute o croniche. Lo specialista di questo settore è denominato infettivologo. Per diventare infettivologo sono necessari tre anni di specializzazione in medicina interna e successivamente altri tre anni di specializzazione in infettivologia. Inoltre, questo specialista è in grado di effettuare test ed esami medici come: campionamento, studi sulle colture e attività di laboratorio che permettano l’isolamento e l’identificazione dei microrganismi in maniera distinta. L’infettivologia è di grande aiuto alle persone che viaggiano in aeree geografiche endemiche di malattie infettive. L’infettivologo può fare delle raccomandazioni preventive, esortare e favorire la prevenzione di malattie infettive, attraverso la vaccinazione delle persone in età avanzata.
Di quali patologie si occupa l’Infettivologia?
Gli infettivologi si occupano di trattare quei pazienti con malattie infettive causate da microrganismi, oppure da un virus, un batterio, un parassita, un fungo o quando vi è un’infezione parallelamente a due o più tipi di patologie. L’infettivologo si occupa anche di altre malattie: AIDS, tubercolosi, infezioni disseminate, infezioni causate da agenti resistenti agli antibiotici attuali, infezioni di protesi o di elementi estranei impiantati nell’organismo e infezioni in pazienti oncologici a seguito di trattamenti con chemio o radioterapia. È opportuno precisare che l’infettivologo si occupa anche della diagnosi e del trattamento delle malattie tropicali, un gruppo di patologie infettive tipiche di aree geografiche tropicali e subtropicali che presentano condizioni ambientali che favoriscono lo sviluppo di malattie come: malaria, paludismo, febbre gialla, dengue, chikungunya, schistosomiasi, cisticercosi, oncocercosi, leishmaniosi, tripanosomiasi, amebiasi, tra le altre.
Quando è necessario recarsi da un infettivologo?
Nelle malattie infettive acute, se non compaiono complicazioni e il paziente gode di un buon sistema immunitario, il medico di base, il medico di famiglia o gli specializzandi possono occuparsene. L’infettivologo entra in azione quando le malattie infettive gravi si acutizzano nelle persone immunodeficienti, con patologie croniche o in età molto avanzata. Dunque, è bene recarsi da un infettivologo quando il paziente è sotto l’effetto di infezioni causate da virus, batteri, parassiti, e anche quando soffre di patologie più gravi come: epatiti virali, malattie trasmesse sessualmente, toxoplasmosi, morbo di Chagas, malaria, ecc…