Video del Prof. Giovanni Cammarota

Gastrite: cosa la favorisce, come combatterla


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http://www.medicinaeinformazione.com/ https://www.facebook.com/MedicinaEInformazione/ La gastrite, cioè l'infiammazione della mucosa delle pareti dello stomaco può essere favorita dalla presenza di un batterio, l'Helicobacter pylori, oppure dall'assunzione di farmaci come ad esempio gli antinfiammatori, o a causa di malattie autoimmuni, ma può essere favorita anche da una alimentazione ricca di sale, spezie, dal consumo di alcool, dal fumo... per non parlare del fumo che favorisce le secrezioni acide gastriche. Un errore comune è quello di arrivare ad una auto diagnosi in presenza di sintomi come bruciore, nausea, difficoltà digestive e di auto prescriversi farmaci antiacidi o gastroprotettori, mentre la procedura più corretta è quella di affidarsi ad uno specialista che possa prescrivere la terapia più idonea. E proprio per parlare di gastrite e di quale percorso diagnostico terapeutico sia indicato per ogni paziente in base ai suoi fattori di rischio e ai suoi stili di vita abbiamo incontrato il Prof. Giovanni Cammarota, Direttore del Centro di Endoscopia Digestiva del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato che solitamente la diagnosi è clinica in base ai sintomi e che la terapia si basa su farmaci che combattano la secrezione acida dello stomaco. Diverso il caso in cui non vi sia risposta ai farmaci che richiedono ulteriori approfondimenti come la gastroscopia che potrebbe evidenziare la presenza di una infezione da Helicobacter Pylori che richiede al somministrazione di un antibiotico. E se la gastrite nella maggior parte dei casi è un disturbo benigno e passeggero nei casi in cui, nonostante le cure il disturbo persiste, è bene ricorrere allo specialista, perchè una infiammazione cronica delle mucosa può portare anche ad una trasformazione cellulare che nel tempo può degenerare in una lesione maligna e perciò è bene eradicare l'helicobacter in caso presente o modificare lo stile di vita ed alimentare per eliminare il disturbo.