Video del Prof. Roberto Iezzi

Radiologia Interventistica per i tumori: Termoablazione e Chemioembolizzazione


Descrizione:

http://www.medicinaeinformazione.com/ https://www.facebook.com/MedicinaEInformazione/ Tra le varie metodiche per combatterei tumori una tecnica relativamente poco conosciuta, ma che sta andando sempre più ad affiancare in alcuni casi e a sostituire in altri le metodiche tradizionali come chirurgia, radioterapia e chemioterapia è la Radiologia interventistica, una procedura mininvasiva che combina l'imaging - tac, risonanza... - con la possibilità di intervenire per via percutanea con l'inserimento di un catetere per effettuare una termoablazione - la "bruciatura" del tumore che porta alla necrosi delle cellule neoplastiche - o una chemioembolizzazione che permette di infiltrare direttamente nella lesione un chemioterapico, riuscendo a massimizzare l'effetto del farmaco senza dare effetti collaterali sul piano sistemico. Per conoscere meglio le tecniche di radiologia interventistica abbiamo incontrato il Dott. Roberto Iezzi, Specialista in Radiologia Interventistica dell'Unità di Radiologia al Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come queste tecniche permettano di trattare anche pazienti anziani e fragili per i quali la chirurgia tradizionale potrebbe essere troppo gravosa, e possono essere utilizzate in combinazione fra loro, in taluni casi ad esempio per ridurre la dimensione della lesione prima di un intervento, o come possano essere utilizzate con un approccio multimodale - termoablazione e chemioembolizzazione combinate - per ottenere il massimo risultato. Gli organi che vengono trattati più frequentemente sono il fegato - sia tumori primitivi come l'epatocarcinoma sia metastasi - e il polmone, ma si sta iniziando a trattare anche altri tipi di neoplasie soprattutto laddove l'intervento chirurgico sia sconsigliato. Il Dott. Iezzi ci mostra anche come viene effettuata la procedura, in sedazione profonda senza necessità di anestesia generale, e ci spiega che la tecnica è ripetibile a distanza nel tempo in caso di residuo di malattia o di recidiva.