Video del Prof. Vincenzo Bruzzese

Gastroreumatologia - I punti di contatto fra Malattie Reumatologiche e Infiammatorie Intestinali


Descrizione:

http://www.medicinaeinformazione.com/ https://www.facebook.com/MedicinaEInformazione Le malattie infiammatorie croniche intestinali come la rettocolite ulcerosa o lamalattia di Chron hanno un origine autoimmune, e così pure le malattie reumatologiche come l'artrite reumatoide. Entrambe hanno bisogno di un trigger che le accenda (spesso il fumo) e talvolta le malattie infiammatorie croniche intestinali hanno una evoluzione in patologie reumatologiche. Ed allora ecco il perchè della nascita della Società Italiana di Gastroreumatologia, per fornire ai pazienti il miglior percorso diagnostico terapeutico possibile, per arrivare ad una diagnosi precoce e per offrire i farmaci più mirati - come nel caso dei farmaci biologici -il più precocemente possibile, dal momento che la possibilità di controllo - o anche di remissione - di queste malattie dipende molto dal timing in cui si interviene. Parliamo di tutto questo con il Prof. Vincenzo Bruzzese, Presidente della Società Italiana di Gastroreumatologia, la SIGR e Responsabile dell'Unità di Medicina Interna e Servizio di Reumatologia dell'Ospedale Nuova Regina Margherita di Roma che ci spiega il perchè sia così importante poter prendere in carico pazienti che hanno malattie con una origine patogenetica comune con uno sguado a 360°su quello che significa la gestione a lungo termine di malattie croniche. La diagnosi precoce è certamente il primo passo per potersi orientare su un percorso terapeutico personalizzato che oggi può contare anche sull'utilizzo dei farmaci biologici che in molti casi è necessario utilizzare in anticipo rispetto all'approccio che si era tenuto finora. Degli ambulatori dedicati, un monitoraggio dei casi sul territorio nazionale, un continuo scambio di informazioni fra reumatologo e gastroenterologo sono i primi obiettivi della Società di Gastroreumatologia che si prefigge di seguire passo passo le esigenze di pazienti che talvolta devono convivere per tutta la vita con patologie complesse e invalidanti e quindi ecco la necessità di un supporto psicologico che può essere fondamentale anche per arrivare ad una aderenza terapeutica indispensabile per il controllo dei sintomi e della fiducia medico paziente per intraprendere insieme un lungo percorso diagnostico terapeutico. Il Professore ci parla anche dei nuovi scenari che si aprono con l'introduzione di farmaci biologici sempre più sofisticati e mirati e della necessità di gestire nello stesso tempo gli effetti collaterali di modo da rendere le terapie più tollerabili.