Ablazione di neoformazioni ossee od osteoarticolari

Ablazione di neoformazioni ossee od osteoarticolari

Editato da: Sharon Campolongo il 26/07/2022

A volte si riscontrano delle formazioni (alterazioni focali) a livello delle ossa e delle articolazioni che potrebbero essere delle neoformazioni ossee o articolari. Ma che cosa sono esattamente e come devono essere trattate? Approfondiamo questo argomento in questo breve articolo

Che cosa sono le neoformazioni ossee od osteoarticolari?

Si tratta di neoformazioni benigne (tumori benigni), che non presentano caratteri di allarme (comportamento delle neoplasie maligne, per intenderci), che sono localizzate nelle ossa o nelle cartilagini ed hanno quasi sempre come sintomo comune un dolore forte, spesso grave, che impedisce una normale vita di relazione, e che generalmente peggiora durante le ore notturne impedendo di fatto un corretto riposo.

Le neoformazioni più comuni sono l’Osteoma Osteoide e il Ganglio Sinoviale.

medico con radiografia degli arti inferiori di una paziente

Ablazione: di che cosa si tratta?

L’ablazione è, in parole estremamente povere e facilmente comprensibili, la “rimozione” della neoformazione. Tuttavia, il termine “rimozione” non è esatto, in quanto la neoformazione non viene asportata, bensì disattivata, resa inerte, necrotizzata o sclerotizzata.

L’ablazione di una formazione può essere eseguita con farmaci/sostanze chimiche o, più attualmente, con impiego di Onde di Radiofrequenza, con il calore (Termoablazione) o con il freddo (Crioablazione).

Come si applica alle neoformazioni ossee o articolari?

Individuata la neoformazione con gli idonei esami diagnostici strumentali, tutti di pertinenza del Radiologo Interventista e del Medico Nucleare, si raggiunge sotto guida fluoroscopica o TC la neoformazione con delle cannule molto sottili. Attraverso queste ultime si esegue un campionamento citologico (biopsia) e successivamente si somministra energia idonea ad ottenerne la necrosi e quindi la disattivazione.

La procedura viene eseguita in regime di Day Surgery, o in alcuni casi selezionati con una notte di degenza.

Quali sono i benefici e i rischi?

I benefici innegabili sono costituiti dalla micro-invasività (non è più necessario l’approccio chirurgico) e dalla preservazione della integrità dell’osso/articolazione, dato che non viene “asportata” una parte della struttura.

L’unico rischio, peraltro comune all’approccio chirurgico, è la possibilità di una recidiva di malattia per incompleta necrosi del tessuto patologico.

L’ablazione in mani esperte non presenta rilevanti rischi di complicanze, ed in ogni caso eventuali possibili complicanze (ematomi, ecc.) sono gestibili in tempo reale trattandosi di Pazienti “protetti”, in regime appunto di Day Surgery o Ricovero.

I vantaggi sono costituiti dalla scarsa o nulla invasività della procedura, che di conseguenza viene eseguita in anestesia locale e sedazione anestesiologica, senza quindi necessitare di anestesia generale, che non crea particolare stress o disagio al paziente (nelle ore successive alla procedura si esegue comunque una adeguata copertura farmacologica antidolorifica) e, in caso di necessità, può essere ripetuta.

Radiologia a Roma