Ambiente e alimentazione

Ambiente e alimentazione

Editato da: Antonietta Rizzotti il 22/02/2023

Nell'esplosione capitalistica e tecnologica dei due ultimi secoli, assistiamo ad una dannosa involuzione dovuta a pasti sempre più frețtolosi, fatti di alimenti industriali di scarsa qualità e a prezzi contenuti per incrementare gli acquisti consumistici di altri beni immessi sul mercato dai grandi imprenditori internazionali. Ne parla il Dott. Maurizio Grandi, esperto in Oncologia a Torino

La speranza si nutre della salvaguardia del pianeta

Fast food

Fertilizzanti chimici, OGM, utilizzo eccessivo di zucchero, fast food, imposizione di diete, cibo standard confezionato dalla grande industria, scomparsa dei pasti in famiglia, mense scolastiche e sui luoghi di lavoro, sovrapproduzioni di prodotti e loro spreco ed altro ancora.

Su un totale di 400.000 sostanze esistenti, soltanto 141 sono state sottoposte a una valutazione approfondita dei rischi. Le sostanze chimiche rilasciate nell'ambiente penetrano nelle piante e risalgono la catena alimentare arrivando all'uomo. Anche i processi di lavorazione, trasporto e stoccaggio degli alimenti (per es. bisfenile e composti perfluorurati utilizzati per conservare gli alimenti) sono fonti di esposizione.

Uno studio del WWF ha individuato la presenza di sostanze chimiche in vari alimenti acquistati nei supermercati di sette Paesi europei. I contaminanti chimici vennero trovati in tutti i cibi analizzati in concentrazione da 0,1 a 10 ng/g, concentrazioni bassissime e probabilmente non tossiche, ma non abbiamo dati sulla loro interazione e i rischi sulla salute legati alla esposizione cronica. Più del 90% delle diossine con cui l'organismo umano entra in contatto proviene dagli alimenti di origine animale di cui si nutre. Molte sostanze tossiche sono persistenti, resistono alla degradazione e possono ritrovarsi a grandi distanze dai loro punti di emissione.

Il WWF ha realizzato, già tra il 2004 e il 2005, un'analisi di campioni di sangue intero e siero, prelevati da individui non esposti professionalmente. Erano stati trovati 69 contaminanti, in particolare mercurio, cadmio, piombo, Pcb, pp'DDE (metabolita di un famoso insetticida) e Pbde sono stati riscontrati in ciascun campione analizzato.

In media sono stati riscontrati 39 inquinanti per ciascun donatore. La Convenzione di Stoccolma, adottata nel maggio 2001 ed entrata in vigore il 17 maggio 2004, proibisce la produzione, l'utilizzo ed il rilascio delle sostanze chimiche pericolose conosciute come POP.

Oncologia a Torino