Anemia: sintomi e diagnosi

Anemia: sintomi e diagnosi

Editato da: Monica Fato il 06/10/2023

L’anemia si presenta quando c’è una quantità ridotta di emoglobina nel sangue. Il Prof. Alberto Bosi, Ematologo a Sesto Fiorentino, illustra i diversi tipi di anemia e ci aiuta a capire un po’ di più sul loro funzionamento

Cos’è l’anemia?

Per anemia si intende una riduzione dell’emoglobina (Hb) circolante nel sangue (Hb < 12.5 gr/dl nell’uomo, Hb < 11.5 g/dl nella donna in età fertile).

Da non definirsi come anemia una riduzione del numero dei globuli rossi (eritrociti, emazie), in quanto esistono anemie con valore di globuli rossi normali od addirittura aumentati come nel caso della talassemia.

Quanti tipi di anemie esistono?

Numerose sono le forme di anemia ed anche diverse sono le classificazioni.

Molto impiegata è la distinzione delle anemie in base al volume cellulare dei globuli rossi (MCV) il quale può essere un parametro di primo orientamento in base al quale si distinguono:

  • Anemie macrocitiche ovvero con volume cellulare aumentato;
  • Microcitiche a volume cellulare ridotto;
  • Normocitiche a volume cellulare normale.

Tra le prime, vi sono le anemie da deficit di vitamine quali acido folico e vitamina B12, le anemie emolitiche (da aumentata distruzione dei globuli rossi) autoimmuni e le sindromi mielodisplastiche; tra le seconde la talassemia ed il deficit di ferro; tra le terze le anemie da emorragia acuta.
Utile è anche distinguere le anemie in base al ruolo del midollo osseo emopoietico nel quadro sintomatico, in base al quale si parla di anemie iporigenerative ovvero da ridotta produzione come nel caso dell’aplasia midollare e dei deficit vitaminici o di ferro ed, in questo caso, i reticolociti (globuli rossi più giovani di recente produzione) sono ridotti; oppure si parla d’aumentata distruzione come nelle anemie emolitiche autoimmuni dove invece il midollo osseo  è iperattivo (iperplastico) e i reticolociti sono aumentati.

Quali sono i sintomi dell’anemia?

I sintomi della anemia sono legati principalmente al mancato adeguato apporto di ossigeno ai tessuti in quanto l’ossigeno è trasportato dalla emoglobina che è ridotta.

Debolezza ed affaticabilità (astenia), pallore di cute e mucose come quella congiuntivale, aumentata frequenza cardiaca (tachicardia) ed affanno con aumentata frequenza respiratoria sono sintomi comuni, ai quali si aggiungono altri  sintomi legati alla causa della anemia quali, ad esempio, fragilità delle unghie e caduta dei capelli (anemia da carenza di ferro), infiammazione della lingua (carenza di ferro o di vitamina B12), ittero da incremento della bilirubina indiretta come nelle anemie emolitiche autoimmuni, deformazioni scheletriche come nella talassemia major o Morbo di Cooley, incremento del volume della milza come nelle anemie emolitiche.

Come avviene la diagnosi?

Tutti questi sintomi devono determinare la decisione di rivolgersi al medico di fiducia il quale visiterà il paziente e potrà disporre di esami ematici quali: 

  • Emocromo e Piastrine
  • Reticolociti
  • Sideremia
  • Transferrina
  • Ferritina
  • LDH

Potrà prescrivere altri esami in base alla tipologia della anemia quali:

  • Dosaggio della vitamina B12 ed acido folico;
  • Elettroforesi dell’emoglobina ed Hb fetale;
  • Ricerca del sangue occulto nelle feci, che, se positivo, richiederà in particolare nell’anziano l’effettuazione di un accurato esame dell’apparato digerente per svelare un’eventuale patologia presente.

Qual è il trattamento?

Circa la terapia questa varierà in base alla causa dell’anemia e dovrà mirare sia alla correzione della stessa sia, se possibile, a rimuovere o a correggere le cause che l’abbiano determinata. Infine, laddove sia presente un volume ridotto delle emazie è anche opportuna una consulenza genetica per la prevenzione della talassemia, patologia presente in Italia.

Ematologia a Montecatini Terme