Aneurisma dell’aorta addominale: come trattarlo

Aneurisma dell’aorta addominale: come trattarlo

Editato da: Antonietta Rizzotti il 17/05/2023

L’aneurisma dell’aorta addominale è una dilatazione permanente di quest’arteria che determina un incremento del suo diametro medio di almeno il 50%. Ne parla il Prof. Claudio Salvatore Cinà, esperto in Chirurgia Vascolare a Catania

Definizione di aneurisma

L'aneurisma è una dilatazione permanente di un'arteria che determina un incremento del suo diametro medio di almeno il 50%. Questo fenomeno è legato ad una debolezza della parete dell'arteria che nel tempo porta alla sua rottura. Un aneurisma può essere di due tipi: congenito o acquisito (le statistiche dimostrano che quest’ultimo è molto più frequente). Nella maggior parte dei casi la dilatazione coinvolge l’aorta sotto le arterie renali. Tuttavia nel 10% l’aneurisma coinvolge il tratto al disopra delle arterie renali e quindi anche quello delle arterie viscerali (quelle che portano sangue al fegato, all’intestino, ai reni, alla milza, al pancreas ecc.).

In quest’ultimo caso si parla di aneurisma toraco-addominale. 

Qual è l’incidenza di un aneurisma

L’aneurisma colpisce con maggiore frequenza gli uomini e riconosce una predisposizione familiare, cioè è frequente che nella stessa famiglia ci siano più membri affetti dalla stessa patologia (padre, madre, fratelli, cugini, figli e nipoti). L'incidenza dell'aneurisma aortico addominale è cresciuta nell’ultimo ventennio; in Italia circa 84.000 persone soffrono di questa patologia e ogni anno ci sono circa 220.000 nuovi casi diagnosticati in Europa (27.000 in Italia).

Sintomi e trattamenti

Il 75% di tutti gli aneurismi aortici addominali non dà alcun sintomo, sono cioè asintomatici, e, purtroppo, nella maggior parte dei casi la prima manifestazione è data dalla rottura. Questa situazione è la più temibile in quanto può causare una grave emorragia interna di sangue che nella maggior parte dei casi è fatale o può causare complicanze gravissime. Attualmente l'unico trattamento possibile è quello chirurgico sia di tipo tradizionale che endovascolare: non esistono farmaci in grado di prevenire o monitorare la crescita di un aneurisma aortico addominale (in media è di 5 mm l’anno).

È stato dimostrato che l’intervento di chirurgia tradizionale ha un elevato successo nel trattamento degli aneurismi addominali con una mortalità media del 5% ed una incidenza di complicanze del 10-15%. La riparazione può anche essere fatta con tecnica endovascolare cioè l’introduzione di uno stent che rinforza l’aorta dall’interno. Questa metodica è meno invasiva e preferibile, quando possibile. La mortalità media è l’1-2% e l’incidenza di complicanze del 5-10%.

Complicanze

Di fronte a un intervento chirurgico, in tutti i tipi di procedure, si possono verificare alcuni rischi di complicazioni (derivanti sia all’intervento stesso sia dalla complessa patologia vascolare di cui è affetto il paziente) che possono interessare: cuore, cervello, reni e polmoni, fegato e fattori della coagulazione.

 

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Angiologia a Catania