Aneurisma dell’aorta addominale: un killer silenzioso

Aneurisma dell’aorta addominale: un killer silenzioso

Editato da: TOP DOCTORS® il 13/04/2024

Il Prof. Ugo Bertoldo, Chirurgo Vascolare e Angiologo a Torino, ci spiega cos’è l’aneurisma e perché la prevenzione è la migliore alleata contro questa subdola patologia

 

 

Si definisce aneurisma la dilatazione di un’arteria di oltre il 50% rispetto alle sue dimensioni normali. È dovuto all’arteriosclerosi, un processo d’invecchiamento vascolare favorito da una serie di fattori (fumo, ipercolesterolemia, ipertensione, diabete, età avanzata, familiarità, etc.). L’aneurisma dell’aorta addominale (A.A.A.) è un killer silenzioso: non presenta sintomi. Spesso la diagnosi viene fatta per caso nel corso di esami eseguiti con altro scopo (come un’ecografia epatica o renale), durante i quali è il Radiologo a rilevare la presenza dell’aneurisma. I passi successivi sono l’Ecocolordoppler e la visita dal Chirurgo Vascolare.

Appare ovvia, quindi, l’importanza dello screening, per consentire la diagnosi precoce prima che l'aneurisma si manifesti in fase di rottura con uno shock emorragico. È importante valutare con il proprio medico se si è dei soggetti “a rischio vascolare” e correggere i fattori di rischio.

È considerato a rischio di rottura un A.A.A. con diametro superiore ai 5-5.5 cm. Un A.A.A. di diametro inferiore, invece, viene definito “piccolo aneurisma” e va monitorato con Ecocolordoppler ogni 6-12 mesi. Il Chirurgo Vascolare, dopo angio-TC o angio-RM, può proporre un trattamento chirurgico open o endovascolare.

È notevole la differenza del successo chirurgico nel caso di un aneurisma operato in elezione, quando l’aneurisma è ancora integro (mortalità <5%), rispetto a quello trattato in fase di rottura (40-70%). L’aneurisma è grave patologia, subdola e poco conosciuta, ma come una bomba può essere disinnescata se individuata tempestivamente.

 

Editor Karin Mosca

Angiologia a Torino