Approccio mininvasivo in Cardiochirurgia: quando è indicato?

Approccio mininvasivo in Cardiochirurgia: quando è indicato?

Editato da: Marta Buonomano il 05/10/2023

Il nostro esperto in Cardiochirurgia a Bari, il Prof. Domenico Paparella, ci spiega in quali casi può essere applicato l’approccio mininvasivo nelle patologie cardiache

Cosa si intende per chirurgia mini-invasiva?

Mini-invasiva è una chirurgia con incisione chirurgica ridotta. Normalmente la Cardiochirurgia è effettuata con l’apertura completa dello sterno. In alcuni centri oggi si eseguono interventi con aperture di pochi cm tra le coste, sotto il seno, intorno al capezzolo o in una porzione superiore dello sterno sotto il giugulo.

cuoreEsistono patologie con controindicazioni o che beneficiano maggiormente della chirurgia mini-invasiva?

Approcci mini-invasivi sono possibili per tutte le patologie della valvola mitrale, della valvola aortica, della valvola tricuspide e per alcuni difetti congeniti. Inoltre con approccio mini-invasivo possono essere rimossi aneurismi dell’aorta ascendente e si possono eseguire anche bypass della parete anteriore del cuore. Non ci sono controindicazioni assolute ad eseguire questo tipo di interventi.

Quali sono i vantaggi della chirurgia mini-invasiva?

Gli studi scientifici hanno dimostrato che la chirurgia mininvasiva è associata a minor dolore postoperatorio, minori sanguinamenti e quindi minor trasfusioni di sangue. In alcuni studi si è anche dimostrato una più bassa mortalità in centri con buona esperienza. Inoltre, il paziente ha un più rapido recupero funzionale anche per una migliore accettazione psicologica legata anche, ma non solo, al minor danno estetico.

Cardiochirurgia a Bari