Asma: quando viene considerata grave?
L’asma grave attualmente rappresenta ancora una patologia non inquadrata correttamente e sottostimata nonostante sia altamente invalidante causando una scarsa qualità di vita. È una grave malattia infiammatoria che colpisce i bronchi e condiziona significativamente la vita di chi ne soffre. Ne abbiamo parlato con il Dott. Paride Morlino, esperto in Fisiopatologia e Fisiochinesiterapia Respiratoria a San Severo
Quanto l’asma viene considerata grave?
L’asma grave è tale quando le cure tradizionali non riescono a trattare i principali sintomi che sono:
- Difficoltà respiratoria o dispnea
- Eccessiva produzione di muco
- Respiro sibilante
- Tosse (soprattutto notturna)
- Senso di costrizione toracica
Qual è l’incidenza dell’asma grave in ambito nazionale?
L’asma colpisce circa 4 milioni di persone in Italia, di cui il 5-10 % sviluppa asma grave. Rappresenta una delle prime cinque patologie croniche a livello globale, colpendo infatti 300 milioni di persone.
La diagnosi di questa patologia è piuttosto complessa a causa dei diversi meccanismi eziopatogenetici e dei differenti fenotipi coinvolti nella cascata infiammatoria dell’asma. L’analisi della storia clinica del paziente e gli esami strumentali confermano la diagnosi della patologia, successivamente sarà necessario individuare gli agenti scatenanti attraverso lo svolgimento di alcuni test (test cutanei o su sangue). L’asma grave è caratterizzata da sintomi continui che compromettono la funzione polmonare, limitando le normali attività fisiche.
Esistono nuove terapie per il trattamento dell’asma?
Attualmente le nuove terapie con farmaci biologici hanno sicuramente notevolmente migliorato la qualità di vita dei pazienti affetti da asma