Autotrapianto di capelli fue: la soluzione definitiva alla caduta dei capelli
L’alopecia è un problema che riguarda sia gli uomini, sia le donne e può provocare grandi complessi psicologici. Scegliere un buon trattamento medico prima e chirurgico poi, che garantisca una buona tecnica di impianto capillare è essenziale affinché i risultati possano essere apprezzati a prima vista. La Dott.ssa Mariagrazia Croccia, specialista in Medicina estetica a Pistoia, ci spiega cos’è l’autotrapianto FUE
Come riconoscere l’alopecia?
L’alopecia è la perdita eccessiva di capelli, la sua origine è essenzialmente genetica e può colpire sia gli uomini, sia le donne. Gli specialisti di solito diagnosticano l’alopecia quando si perdono più di cento capelli al giorno.
La tecnica FUE
Il trapianto capillare mediante la tecnica FUE (estrazione di singole unità follicolari), si realizza tramite un punch (microbisturi circolare) di circa 0,8 mm di diametro, che permette di estrarre le unità follicolari una a una. Questa tecnica prevede anestesia locale sia nella zona donatrice (quella posteriore e laterale) che in quella riceventi (in genere quella frontale, superiore o il vertice). L’intervento dura all’incirca 5-6 ore e tale durata è dovuta all’estrema accortezza che la tecnica sia di prelievo che di impianto prevede.
Questo tipo di trapianto non è applicabile a tutti. Si consiglia, infatti, solo nei casi di alopecia non molto avanzata.
Post-operatorio e cicatrici
Il paziente che decide di sottoporsi a questa tecnica, deve considerare che dopo l’intervento dovrà attenersi a delle indicazioni precise, come ad esempio non praticare sport per circa due settimane, per un mese non potrà fare il bagno al mare, per due mesi non potrà andare in piscina e durante la prima settimana, dovrà utilizzare uno shampoo specifico e una specifica tecnica di massaggio.
Dato che le estrazioni saranno effettuate con un bisturi dal diametro molto piccolo, il paziente non presenterà cicatrici visibili.