Tossina botulinica: una soluzione per combattere i disturbi dell'articolazione temporomandibolare
Comportamenti routinari come masticare scorrettamente, sbadigliare o addirittura conversare sono possibili grazie all'articolazione temporomandibolare (ATM) che collega l'osso temporale alla mandibola. Si tratta però di un’articolazione più complessa rispetto ad altre articolazioni del corpo, che a volte può presentare disturbi del tutto peculiari. Una parte di questi disturbi, una volta opportunamente diagnosticati e quando non traggano beneficio dalle terapie codificate, possono avere un sollievo sintomatologico dall’impiego di tossina botulinica: il Dott. Alberto Diaspro, Chirurgo maxillo-facciale a Torino, ci spiega come
Quali sono i principali sintomi dei disturbi dell'articolazione temporomandibolare?
Il segnale principale che indica la necessità di una diagnosi è il dolore nella zona, sia a livello muscolare che dell'ATM stessa, che può estendersi al viso, alla mandibola, al collo, alla testa.
Possono anche verificarsi problemi di allineamento della mandibola o apertura limitata della stessa, così come rumori quando si verificano movimenti della mandibola che però non sono passibili di terapia con questo farmaco. Un problema collaterale che può originarsi, oltre al dolore, è l'usura dei denti con retrazione delle gengive dovute al serramento o digrignamento eccessivi (il cosiddetto bruxismo, un movimento involontario in cui si stringono e/o digrignano i denti, causando un'usura degli stessi), il che rende ancora più importante il trattamento da parte di un professionista.
Perché la tossina botulinica è un'alternativa efficace per combattere i disturbi dell’articolazione temporomandibolare?
Sebbene esistano diverse forme di trattamento per questi disturbi (esercizi di rilassamento tramite fisioterapia, placche funzionali, farmaci miorilassanti, neurolettici eventualmente analgesici, ecc.), i professionisti sanitari consigliano sempre trattamenti meno invasivi che non producano cambiamenti permanenti nell'organismo.
Sono i sintomi ad affliggere la esistenza quotidiana del paziente, spesso riferiti come senso di tensione e dolore: partendo da questo presupposto, un numero sempre maggiore di pazienti ha potuto beneficiare dell’effetto della tossina botulinica per migliorare il quadro sintomatologico del loro problema.
Conosciuto principalmente per ridurre le rughe sul viso, in realtà la tossina botulinica è un farmaco che, se usato nelle dosi consigliate e da professionisti esperti e competenti, non solo rilassa i muscoli in cui viene iniettato ma recentemente ha dimostrato effetti anche sulla genesi del sintomo dolore.
Di conseguenza si osservano miglioramenti significativi per quanto la qualità di vita del paziente che riprende una normale funzionalità articolare (parlare, mangiare, sbadigliare e, in generale, di svolgere normalmente il resto dei movimenti abituali della nostra vita quotidiana) senza provare dolore.
Tutti indistintamente possono utilizzare la tossina botulinica per risolvere i disturbi dell'articolazione temporomandibolare?
Quando il paziente rileva i sintomi sopra descritti e decide di combattere il suo dolore tramite la tossina botulinica, è necessaria una prima consultazione con il professionista odontoiatra esperto in questi disturbi, che inquadri il problema e metta in atto le terapie previste dalle linee guida.
Quando residuino sintomi gravosi malgrado la corretta applicazione di queste terapie allora è valutabile un incontro con lo specialista che, dopo avere studiato e valutato la storia clinica del paziente dopo le terapie già eseguite, procede ala terapie normalmente in una sessione poi ripetuta dopo mesi, a seconda dello stato particolare di ciascuno, con la possibilità di notare gli effetti migliorativi già dalle due settimane successive all'applicazione.
Per sapere di più sulla terapia con tossina botulinica consulta il nostro Dizionario Medico.