Brachiterapia: la migliore cura per il cancro alla prostata

Brachiterapia: la migliore cura per il cancro alla prostata

Editato da: Serena Silvia Ponso il 06/11/2023

La brachiterapia è un trattamento impiegato per curare diverse forme di cancro, tra cui il cancro alla prostata. Ma in che modo avviene e quali sono i risultati attesi? 

Come viene pianificata e somministrata la brachiterapia?

La brachiterapia si basa sull'applicazione di sorgenti di radiazioni direttamente nella zona tumorale o nelle sue vicinanze, consentendo in questo modo un'alta precisione nel fornire la dose terapeutica adeguata.

Queste sorgenti di radiazioni possono essere permanenti o temporanee. Nel primo caso vengono impiantate piccole sorgenti radioattive direttamente nel tessuto tumorale, dove poi rilasciano la loro dose di radiazioni nel corso del tempo. Al contrario, nel secondo caso le sorgenti di radiazioni vengono inserite per un periodo di tempo limitato e successivamente rimosse.

La pianificazione e l'esecuzione della brachiterapia richiedono un approccio multidisciplinare che vede coinvolti il fisico medico, il radioterapista e il chirurgo oncologo. Nella pianificazione rientrano esami di imaging come la risonanza magnetica (RM) o la tomografia computerizzata (TC), al fine di individuare con precisione il tumore e determinare la strategia di trattamento ottimale.

Questo tipo di terapia può essere utilizzata da sola oppure insieme ad altri trattamenti, come la radioterapia esterna o la chirurgia.

Quali sono i vantaggi della brachiterapia rispetto ad altri trattamenti?

Rispetto ad altri trattamenti per curare il cancro la brachiterapia offre diversi vantaggi:

  1. possibilità di fornire una dose terapeutica più elevata al tumore, riducendo al tempo stesso la dose ai tessuti sani circostanti;
  2. opzione valida appropriata per i pazienti che non possono sottoporsi a interventi chirurgici complessi o che hanno tumori localizzati in aree difficili da raggiungere;
  3. durata del trattamento di gran lunga inferiore rispetto ad altri approcci terapeutici;
  4. tempi di recupero più rapidi.

Per chi è adatta la brachiterapia?

Nonostante la brachiterapia sia un trattamento efficace per trattare del cancro, non è però adatta a tutti i pazienti. Ci sono infatti alcune controindicazioni e limitazioni considerare prima di sottoporsi alla brachiterapia:

  1. essendo la brachiterapia un trattamento locale, potrebbe non essere efficace per i tumori localizzati o per quelli che si trovano in una posizione difficile o critica, come il tronco cerebrale o il midollo spinale. Se il tumore è troppo grande o si trova in posizioni difficili da raggiungere, potrebbe non essere possibile applicare la brachiterapia in modo efficace;
  2. se il paziente ha malattie o condizioni mediche che potrebbero compromettere la capacità di sopportare la procedura, è suggeribile valutare trattamenti differenti;
  3. alcune condizioni specifiche del paziente, come ad esempio la gravidanza, possono essere controindicate per la brachiterapia.
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