Carotidi

Carotidi

Editato da: Martina Gorla il 15/12/2022

Le carotidi sono arterie di grosso calibro presenti nel collo con delle ramificazioni che hanno il compito di irrorare il sistema nervoso centrale (cervello) e le strutture facciali (faccia e occhi)

Può capitare però, che delle volte subentrino delle problematiche che causano il restringimento proprio di queste arterie

Stenosi carotidea - patologia a carico delle carotidi

La stenosi carotidea è una patologia a carico delle carotidi che compromette la circolazione sanguigna verso il cervello, a causa della riduzione del calibro della carotide stessa.

Questa problematica è causata principalmente dall’aterosclerosi che generalmente è relazionata a fattori come ad esempio alcol e fumo, obesità ed età avanzata; si tratta di una particolare forma di arteriosclerosi che causa la formazione di placche che ostacolano il corretto afflusso di sangue.

Il sintomo che maggiormente caratterizza questa patologia è l’attacco ischemico transitorio che comporta:

  • Paresi del viso;
  • Paralisi parziale riguardante il lato opposto alla carotide occlusa;
  • Difficoltà a esprimersi;
  • Problemi alla vista (annebbiata/sdoppiata) e possibile cecità;
  • Inesistente coordinazione nei movimenti;
  • In condizioni gravi, perdita di coscienza.

Diagnosi e prevenzione

Attraverso una semplice palpazione delle pulsazioni della carotide, si può già formulare una prima diagnosi, in quanto l’assenza di pulsazioni evidenza subito un’occlusione della carotide.

Gli esami diagnostici strumentali che vengono poi eseguiti sono:

  • Ecodoppler: esame non invasivo utile a capire la posizione della placca e il grado si ostruzione. Attraverso un’ecografia si può osservare la morfologia delle pareti vasali e individuare, eventualmente, un’anomalia;
  • Angiografia digitale: valuta accuratamente il grado di stenosi, attraverso l’utilizzo di un catetere, tramite un’iniezione di un mezzo di contrasto iodato nella circolazione arteriosa;
  • Angiografia tomografica computerizzata: avviene tramite una scansione dell’area della carotide e mostrano la struttura tridimensionale delle cavità vasali carotidee;
  • Angiografia o angio-risonanza magnetica: attraverso l’utilizzo di un mezzo di contrasto paramagnetico iniettato al paziente, si valuta la sede e l’entità delle alterazioni della carotide.

Per controllare i fattori di rischio relazionati allo sviluppo di patologie della carotide o ritardare l’arteriopatia carotidea e l’ictus, bisogna apportare modifiche di tipo salutare alla vita quotidiana, come ad esempio:

  • Peso corporeo adeguato;
  • Stile di vita sano;
  • Attività fisica;
  • Eliminare il fumo.

Nel caso in cui le modifiche dello stile di vita sopra elencate non bastassero, sarà necessario assumere dei farmaci, sempre sotto prescrizione del medico, che terranno sotto controllo i fattori di rischio.

È sempre bene conoscere anche l’anamnesi della propria famiglia, per sapere di casi passati di patologie legate alla carotide.

Come trattare la patologia carotidea

Per eliminare l’ostruzione da stenosi carotidea, il trattamento chirurgico rappresenta, ad oggi, l’unica soluzione possibile per ristabilire il normale flusso sanguigno e viene raccomandato ai pazienti che hanno un restringimento maggiore del 70%.

In particolare, si tratta di due interventi:

  • Endoarteriectomia: con un intervento in anestesia locale, tramite un’incisione e successiva apertura della carotide, viene eliminata la placca, e il tessuto vasale viene sostituito con altro tessuto o sempre di origine venosa, o artificiale.
  • Angioplastica e stenting carotideo: sempre attraverso un intervento in anestesia locale, vengono posizionati due cateteri: una retina metallica e un palloncino, che, introdotti nel circolo arteriosi e raggiungendo la zona da curare, ristabiliscono il normale diametro della carotide; il palloncino allarga la carotide, mentre la retina metallica mantiene l’allargamento.
Angiologia a Scandicci