Chi è l’infettivologo?

Chi è l’infettivologo?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 24/03/2023

L’intervento dell’infettivologo è utile non solo in caso di malattie rare di origine sconosciuta, ma anche quando il trattamento scelto per più comuni infezioni non produce gli effetti desiderati. Parliamo con il Dott. Cenderello, esperto in Infettivologia a Genova, di tutte le competenze dell’infettivologo

In cosa consiste l’attività dell’infettivologo?

Lo specialista in infettivologia si occupa di diagnosticare, trattare e prevenire le malattie infettive di varia origine. Dopo aver pianificato la terapia controlla inoltre se questa sortisce gli effetti sperati, modificando, se necessario, i farmaci impiegati.

Quali sono le malattie di cui si occupa l’infettivologo?

L’infettivologo si occupa di svariate patologie, causate da diversi agenti patogeni che possono essere batteri, funghi, virus o parassiti. L’infettivologo si occupa in prima battuta delle comuni infezioni batteriche quali: polmoniti ed infezioni delle vie urinarie, ossia è l’esperto per la prescrizione delle terapie antibiotiche ed antivirali. Tra le Malattie infettive, di cui si occupa, si ritrovano: le malattie sessualmente trasmissibili che possono essere causate da tutte le sopracitate cause ed includono malattie quali sifilide, infezione da HPV, HIV e candida. Tuttavia, le malattie trattate dall’infettivologo non si limitano a quelle trasmesse sessualmente. Tra le altre: le malattie tropicali (per es. la malaria), l’epatite B e C, la malattia di Lyme o la tripanosomiasi. Infine sono materia dell’infettivologo le pianificazione per un piano di protezione individuale prima di recarsi in Area tropicale o Subtropicale.

In cosa consiste una visita dall’infettivologo?

Lo specialista inizierà eseguendo un’anamnesi del paziente relativamente alle sue abitudini alimentari, lo stile di vita, l’assunzione di farmaci particolari o la storia di pregressi interventi chirurgici. In seguito verrà effettuato un esame obiettivo per verificare lo stato di salute generale, a cui seguiranno ecografie cliniche, colture batteriologiche, test ematici e sierologici ed eventualmente l’elastografia.

Quando è necessario rivolgersi all’infettivologo?

Si arriva solitamente dallo specialista in infettivologia su indicazione del proprio medico di fiducia che ha individuato una problematica riconducibile ad un’infezione. Si viene rindirizzati a questo specialista anche nel caso di trattamenti antibiotici che non hanno ottenuto i risultati sperati o malattie a cui non si è in grado di trovare una causa con i normali test di routine (per es. una febbre di origine sconosciuta o un rash cutaneo). Infine, ritornano dall’infettivologo anche i pazienti a cui si presentano nuovi sintomi associati alla patologia infettiva di cui soffrono o quelli che non riescono più a farle fronte con la terapia medica prescelta.

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