Chirurgia neonatale: tutto quello che devi sapere!

Chirurgia neonatale: tutto quello che devi sapere!

Editato da: Antonietta Rizzotti il 04/04/2023

La chirurgia neonatale, ed in generale la chirurgia pediatrica, è una branca molto delicata e necessita una formazione totalmente separata dalla classica chirurgia generale. Il Dott. Mario Lima, esperto in Chirurgia Pediatrica a Bologna, ce ne parla in questo articolo

Che cos’è la chirurgia neonatale?

La chirurgia neonatale è una branca della chirurgia pediatrica che tratta patologie che colpiscono i neonati, definiti come bambini di età compresa tra la nascita e un mese di vita.

Il neonato può necessitare di interventi chirurgici per la correzione di patologie malformative, ovvero legate ad un anomalo sviluppo del feto durante la vita intrauterina, oppure in urgenza per patologie insorte nei primissimi giorni di vita.

Benché il neonato sia, tra tutte le fasce di età, sicuramente il paziente più fragile e delicato, quando assistito in centri di terzo livello da professionisti a lui dedicati vanta una enorme capacità di adattamento e ripresa superando in breve tempo interventi chirurgici anche complessi.

 

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Chirurgia pediatrica: meglio se mininvasiva!

Quali patologie si trattano con la chirurgia neonatale?

Tra le patologie malformative congenite più note, di cui alcune è possibile anche la diagnosi prenatale, sicuramente enumeriamo:

  • L’Atresia dell’esofago, ovvero la mancata formazione di un segmento intermedio di esofago. L’intervento chirurgico, ormai quasi sempre possibile con chirurgia mininvasiva toracoscopica, prevede la sutura tra di loro dei due monconi di esofago per garantire al neonato la possibilità di potersi rialimentare come i suoi coetanei sani.
  • L’Ernia diaframmatica congenita, ovvero la presenza di un foro nel diaframma, muscolo che separa torace da addome, con conseguente erniazione dei visceri addominali in torace e compressione del polmone da parte degli stessi determinando difficoltà respiratorie nel piccolo. Anche questa procedura può essere trattata da chirurghi neonatali esperti in chirurgia mininvasiva con il ripristino della normale anatomia del neonato e la chiusura con punti di sutura o con interposizione di materiale protesico del difetto diaframmatico.
  • L’ernia inguinale, ovvero l’erniazione di liquido normalmente prodotto dall’addome o di vere e proprie anse intestinali, attraverso un dotto (dotto peritoneo-vaginale nel maschio, di Nuck nella femmina) che mette in comunicazione l’addome con l’inguine. Il trattamento è mininvasivo (laparoscopia) con risultati ottimi, definitivi e una rapidissima convalescenza (circa 24 ore).

Patologia ad insorgenza prettamente post-natale è l’enterocolite necrotizzante, ovvero una infiammazione dell’intestino di natura ancora oggi da definire che può determinare perforazione intestinale e peritonite. La correzione consiste nel confezionamento di stomie a monte dei segmenti intestinali sofferenti, così da permettere la loro messa a riposo e conseguente guarigione.

Sebbene in mani esperte molte patologie vengano risolte definitivamente dall’intervento chirurgico senza sequela alcuna, altre necessitano di essere seguite nel tempo. Per questo motivo il chirurgo neonatale non si occupa solo dell’intervento chirurgico ma si prende cura del bambino anche durante il suo processo di crescita.

 

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE: Neurologia Neonatale: perché è importante?

Chirurgia Pediatrica a Bologna