Combattere il cancro dello stomaco con la chirurgia mininvasiva

Combattere il cancro dello stomaco con la chirurgia mininvasiva

Editato da: Karin Mosca il 17/03/2023

Il cancro allo stomaco è uno dei tumori più comuni. Presso il centro IRCCS “Giovanni Paolo II” sembra essere diventata una battaglia possibile grazie non solo alle metodiche tradizionali ma anche alla chirurgia mininvasiva. Ce lo spiega l’esperto in Chirurgia Generale a Bari, Direttore dell’Unità Complessa di Chirurgia Generale ad indirizzo Oncologico, il Dott. Michele Simone

Quali sono cause e sintomi del cancro allo stomaco?

Il cancro allo stomaco è un tumore a lento accrescimento, in riduzione in Italia per incidenza, più frequente invece nei paesi orientali. La causa è forse legata al tipo di alimentazione, ma non si può escludere anche una predisposizione genetica.

I sintomi più comuni del cancro allo stomaco sono: dolore, difficoltà a digerire e perdita di peso. Esso rappresenta la forma di cancro più comune al mondo e la terza causa di morte, e sono interessanti più gli uomini che le donne.

Cancro allo stomaco: si può curare con la chirurgia mininvasiva?

Da qualche anno presso l’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari la lotta contro il carcinoma gastrico sembra essere diventata una battaglia possibile. I numeri dell’istituto dei tumori non sembrano lasciare alcun dubbio: 440 pazienti in poco meno di un ventennio di cui 40 solo nell’ultimo anno da quando ho preso la direzione della Chirurgia. Quest’ultimo è un dato importante poiché occorre eseguirne almeno 20 per essere un centro di riferimento.  

Il cancro dello stomaco può avvalersi delle metodiche mininvasive come la laparoscopia purché i pazienti siano ben selezionati grazie anche ai team multidisciplinari, presenti nel nostro istituto come nelle realtà sanitarie più evolute.

Quali sono i vantaggi del team multidisciplinare per il cancro gastrico?

I vantaggi comprendono meno disagi per il paziente, poiché vengono adottati i PDTA (percorsi diagnostici terapeutici ed assistenziali). Applicando le ultime linee guida che permettono di controllare, fino ad eliminare, gli eventuali eventi avversi, legati ad un’errata comunicazione fra figure Specialistiche differenti, si favorisce così il confronto su casi clinici complessi e si ottimizza il percorso di cura del paziente.

Un paziente senza stomaco ha problemi ad alimentarsi?

In genere no. Sono necessarie piccole accortezze, almeno nella fase iniziale, poi tutto rientra quasi nella norma.
Lo stomaco viene infatti asportato e “ricostruito”. Inoltre, nel nostro istituto, abbiamo un team di nutrizionisti con il compito di valutare lo stato di nutrizione dei pazienti e veicolarli verso un piano alimentare personalizzato: il paziente, prima e dopo l’intervento, viene sostenuto con nutrizione parenterale con l’applicazione di dispositivi per l’accesso venoso centrale.Questi ultimi assicureranno anche la somministrazione della chemioterapia nel post operatorio.

Quando un tumore allo stomaco non è operabile?

I tumori allo stomaco sono inoperabili quando hanno dato metastasi a distanza e nel peritoneo (carcinosi). In genere la prognosi è infausta a pochi mesi.

Ma nel nostro Istituto, il papa Giovanni Paolo II di Bari, la possibilità di usare i Team multidisciplinari, costituiti non solo dal chirurgo ma da oncologi, radioterapisti, nutrizionisti, psiconcologi, radiologi, biologi molecolari e cardiologi, ci permettedi valutare i pazienti “critici” per un trattamento chemio radioterapico e ribaltarne le sorti con l’obiettivo di riportare il paziente all’operabilità, condizione per ambire alla cura.

Cancro allo stomaco è possibile la prevenzione?

La prevenzione per il cancro allo stomaco è legata a fattori di buon senso comune e ad uno stile di vita sano: evitare il fumo, l’alcool e l’obesità, seguire un’alimentazione sana e praticare sport.La maggior parte dei tumori è legata ad una cattiva condotta di vita.

 

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Chirurgia Generale a Bari