Controllo intensivo glicemico, la parola all’esperto

Controllo intensivo glicemico, la parola all’esperto

Editato da: Antonietta Rizzotti il 27/06/2023

Un accurato controllo dei livelli di glicemia consente di tenerne sotto controllo l’andamento e di adottare misure terapeutiche nel caso si rendano necessarie. Il Dott. Monge, esperto in Diabetologia a Torino, ci spiega di più sull’importanza del controllo glicemico

Perché è importante effettuare un controllo intensivo della glicemia?

Chi è affetto da qualsiasi tipo di diabete deve sapere che in mancanza di un accurato controllo della glicemia è possibile che con il tempo sorgano complicanze anche gravi legate proprio al suo aumento. In numerosi studi scientifici, infatti, si è sottolineato come la presenza per lunghi periodi di valori elevati dell’emoglobina glicata (conseguenza della glicemia elevata) possa portare a:

  • Complicanze microvascolari, come la retinopatia, la nefropatia, la neuropatia periferica e la neuropatia autonomica;
  • Complicanze macrovascolari, con patologie legate all’arteriosclerosi che interessano cervello, cuore e arti inferiori.

Quali sono i livelli glicemici da non superare?

È importante essere consapevoli che ogni paziente deve seguire un trattamento glicemico personalizzato, con obiettivi che variano a seconda del suo stato di salute e che I bambini, le donne in gravidanza e gli anziani necessitano di ulteriori considerazioni particolari. Nonostante questo, la comunità scientifica concorda su alcuni obiettivi riguardanti il controllo glicemico, e ne auspica il suo raggiungimento: un valore di emoglobina glicata inferiore a 6.5% nel diabete tipo 1 senza complicanze e tipo 2, inferiore al 7% nel diabete tipo 1 con complicanze, e, valori di glicemia a digiuno compresi tra 90 e 130 mg/dl e dopo il pasto inferiori a 180 mg/dl.

In caso di diabete è possibile prevenire patologie renali, agli occhi e ai nervi?

Diversi studi hanno evidenziato i risultati di trattamenti diabetici tradizionali e intensivi in soggetti con diabete di tipo 1 e 2. Per entrambe le casistiche si è notato come il controllo intensivo della glicemia, effettuato attraverso differenti strategie terapeutiche, riducesse il rischio di insorgenza o di peggioramento di complicanze del diabete quali retinopatia, nefropatia e neuropatia.

Con il controllo intensivo glicemico si riducono anche complicanze cardiovascolari?

Le complicanze macrovascolari sono più difficili da prevenire anche con un controllo intensivo della glicemia. Un trattamento intensivo iniziato precocemente subito dopo la diagnosi, purché sia ottenuto senza gravi ipoglicemie o altri effetti collaterali, può ridurre l’insorgenza a lungo termine delle complicanze macrovascolari. Un trattamento intensivo che determina frequenti ipoglicemie può essere dannoso in alcuni soggetti, in particolare nei soggetti anziani e fragili, con lunga durata della malattia, storia clinica di gravi ipoglicemie e anamnesi positiva per malattie cardiovascolari.

Diabetologia a Torino