Coronavirus: l’alimentazione durante l’epidemia

Coronavirus: l’alimentazione durante l’epidemia

Editato da: Marta Buonomano il 24/03/2020

Ansia e paura possono avere effetti negativi sulla nostra salute. Il Dott. Giancarlo Sandri, esperto in Dietologia a Roma, ci spiega per quale motivo è fondamentale, anche e soprattutto in questi momenti critici, seguire una corretta alimentazione per non indebolire il nostro sistema immunitario

Dott. Sandri, perché è importante non sottovalutare il nostro comportamento e regime alimentare in caso di epidemie?

Nell’attuale diffusione dell’infezione da Coronavirus SARS-Cov2 bisogna sapere che uno stato di malnutrizione per difetto, anche solo lieve, indebolisce le risposte del sistema immunitario che ci difende. Quindi se è sempre importante mantenere un buono stato nutrizionale con un’adeguata alimentazione, questo è ancor più vero quando c’è una epidemia/pandemia.

Nell’Italia attuale, colpita gravemente dal Coronavirus, si rischia di sottostimare la malnutrizione?

ragazza sul letto con una coperta che beve un tèLa malnutrizione per difetto (magrezza eccessiva) già non rientra purtroppo nelle comuni valutazioni effettuate dai medici in occasione di visite. Nell’attuale situazione questa sottostima si aggrava perché, per esempio, i pazienti costretti a casa in quarantena perché positivi al tampone possono avere difficoltà ad approvvigionarsi presso i supermercati in mancanza di un aiuto domestico o da parte dei familiari e quindi essi potrebbero ridurre l’introito calorico e proteico o anche solo non aver voglia o forza sufficienti per prepararsi i pasti.

Perché l’alimentazione può alterarsi in queste situazioni?

La stessa febbre aumenta il fabbisogno energetico e quindi occorre porre la massima attenzione per non diminuire l’apporto di tutti i principi nutritivi, per primo l’acqua, ma anzi aumentarne l’introito.

Esiste poi una malnutrizione per eccesso: le infezioni virali possono avere un impatto su questo tipo di malnutrizione?

forchetta con degli spaghetti arrotolatiLe lunghe ore passate in casa in questi giorni possono causare l’altro tipo di malnutrizione, cioè quella per eccesso che è alla base del sovrappeso e dell’obesità. Noia ed ansia sono complici nel portarci verso un’alimentazione esagerata e sbilanciata nella composizione dei pasti. È noto che gli alimenti a base di carboidrati, cioè dolci semplici o complessi (come pane, pasta, o altri cereali) hanno un vero e proprio effetto anti-ansia, ma se si esagera inevitabilmente si andrà incontro al sovrappeso o all’obesità con conseguenze molto negative sullo stato di salute.

Quali consigli può dare ai pazienti?

Valgono sempre le regole generali della buona alimentazione, cioè preferire la cosiddetta dieta mediterranea ed assumere gli alimenti in piccoli pasti frazionati nell’arco delle 24 ore per facilitare la digestione.

Come si accerta uno stato di malnutrizione per difetto e quali sono i suoi possibili rischi?

La malnutrizione è semplice da diagnosticare. L’indice di massa corporea (IMC o BMI, cioè Body Mass Index nei Paesi di lingua inglese) ci dà un’idea approssimativa, ma clinicamente significativa, dello stato nutrizionale. Attraverso la divisione del peso corporeo (Kg) per il quadrato dell’altezza (m) si ottiene l’IMC: se il risultato dà una cifra inferiore a 18 si è in presenza di uno stato di malnutrizione per difetto, se la cifra è superiore a 25 o addirittura a 30 la condizione rilevata è quella di un sovrappeso o di franca obesità. In entrambe le condizioni bisogna correre ai ripari consultando un medico specialista in nutrizione clinica.

 

 

In questo momento di particolare criticità, la Telemedicina può aiutarti a metterti in contatto con uno specialista. Ricordati che, in caso di sospetto di Coronavirus, sono stati istituiti dei numeri verdi regionali di assistenza.

Dietologia a Roma