Cosa fare in caso di tumore dell’endometrio?

Cosa fare in caso di tumore dell’endometrio?

Editato da: Marta Buonomano il 09/02/2022

Perché è importante diagnosticare e trattare precocemente un tumore dell’endometrio? Scoprilo con la nostra esperta in Ginecologia

Che cos’è il tumore dell’endometrio?

Il tumore dell’endometrio ha origine dallo strato che ricopre internamente la cavità uterina (è il tessuto che ciclicamente viene eliminato con la mestruazione). È un tessuto fortemente soggetto allo stimolo e all’azione degli ormoni femminili, estrogeni e progesterone.

È il quinto tumore per frequenza ma è una neoplasia caratterizzata da una bassa mortalità e da un’elevata possibilità di guarigione per due motivi:

  • Dà sintomi precoci e facilmente riconoscibili (sanguinamento vaginale in post menopausa);
  • Difficilmente esce dall’organo di origine (l’utero), perché incontra una barriera naturale (il miometrio, che è la parte muscolare dell’utero) che rende lenta e difficile l’infiltrazione.

Quali sono i soggetti più a rischio e cosa possono fare per prevenirlo?

tumore dell’endometrioClassicamente il tumore dell’endometrio si divide in due tipi:

  • Tipo 1 (il più comune - istotipo endometrioide): età di insorgenza post menopausa, estrogeno-dipendente, con buona prognosi, tipico in donne obese e diabetiche;
  • Tipo 2 (istotipo sieroso o combinato): età di insorgenza post menopausa, non ormono-dipendente, con prognosi peggiore perché più aggressivo, non riconosce i fattori di rischio del tipo 1.

La possibilità di intervenire sui fattori di rischio è quindi possibile per il tipo 1 e consiste fondamentalmente nel controllo del peso e dei disordini ad esso correlati (sindrome metabolica, diabete, dislipidemia).

Perché è importante la diagnosi precoce?

La diagnosi precoce è possibile nella maggior parte dei casi: di fronte ad un sanguinamento anomalo in post menopausa o a sanguinamenti irregolari in premenopausa è opportuno eseguire una visita ginecologica, pap test ed ecografia pelvica (l’ispessimento dell’endometrio riscontrabile in ecografia, la sua irregolarità e lo sconfinamento nel miometrio sono segni di sospetto di neoplasia endometriale).

Segue quindi il momento bioptico: Vabra o Pipelle o isteroscopia consentiranno di prelevare materiale che condurrà alla diagnosi.

Una volta ottenuta una diagnosi istologica si procede alla stadiazione pre-chirugica che, a seconda del grado di differenziazione della cellule e dell’aspetto ecografico, prevede esami strumentali differenti: ecografia addome e RX torace nei bassi rischi; TAC o RMN pelvica e PET negli alti rischi.

È possibile curare il tumore dell’endometrio?

La terapia del tumore endometriale è chirurgica e la chirurgia è praticamente sempre possibile.

La stadiazione chirurgica prevede una istero-annessiectomia (laparotomica o laparoscopica) e l’asportazione del linfonodo sentinella (che permette di non dover eseguire più una linfadenectomia estesa).

Sulla base dell’istologico definitivo (che permette di definire lo stadio del tumore e la presenza di eventuali fattori di rischio), si stabilisce la condotta successiva: osservazione e follow up, chemioterapia, radioterapia o trattamento combinato chemio radioterapico.

La recente classificazione molecolare del tumore dell’endometrio e la disponibilità di nuovi farmaci (i cosiddetti farmaci intelligenti o target therapy), in particolare l’immunoterapia, stanno aprendo nuovi spazi terapeutici sia nelle prime fasi della malattia sia nella malattia avanzata o nella recidiva.

Ginecologia e Ostetricia a Milano