Disturbi respiratori nel sonno: OSAS

Disturbi respiratori nel sonno: OSAS

Editato da: Marta Buonomano il 07/03/2023

Il Prof. Antonio Palla, esperto in Pneumologia a Pisa, ci spiega che cosa sono le apnee ostruttive del sonno e come curarle

Che cosa s’intende con il termine Sindrome delle Apnee Ostruttive o OSAS?

La Sindrome delle Apnee Ostruttive durante il Sonno è una condizione morbosa anche conosciuta con la sigla OSAS. Essa è caratterizzata da russamento intenso e molteplici episodi di ostruzione delle vie aeree superiori durante il sonno e, di conseguenza, eccessiva sonnolenza diurna. In dettaglio, il soggetto presenta interruzioni totali (apnee) o parziali (ipopnee) del flusso inspiratorio durante il sonno di almeno 10 secondi, seguiti da periodi di respiro regolare.

ragazza che dorme

La conseguenza principale è la sonnolenza diurna, talora tanto pronunciata da rendere difficoltosa o impossibile la guida di autoveicoli.

Ne soffre il 4-5% della popolazione adulta con più di 30 anni, colpisce in maniera doppia il maschio rispetto alla femmina e riconosce l’obesità come principale fattore di rischio; tuttavia, il fumo di tabacco, l’alcol e alcuni farmaci possono essere concause rilevanti.

La conseguenza più immediata di questa patologia riguarda la maggiore probabilità di provocare incidenti stradali, tanto da rappresentare un serio impedimento al rilascio di patente di guida. Conseguenze a più lungo termine sono un incremento di patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, talora anche molto gravi.

Come si formula la diagnosi?

Per formulare la diagnosi della Sindrome delle Apnee Ostruttive è necessario sospettarne la presenza sulla base della clinica: il sintomo di maggior rilievo è certamente la aumentata sonnolenza diurna in un soggetto forte russatore (anche se va sottolineato che non tutti i russatori presentano anche OSAS); tuttavia, altri sintomi minori quali la scarsa capacità di concentrazione, la cefalea mattutina, la difficoltà ad eseguire attività quotidiane che in precedenza risultavano di semplice esecuzione rappresentano un corollario spesso presente.

La diagnosi definitiva può essere posta solo con indagini strumentali, la più utilizzata delle quali è il monitoraggio cardiorespiratorio durante il sonno, che viene ormai eseguito in maniera molto semplice a domicilio del paziente. Consiste nel monitoraggio non invasivo di parametri quali flusso aereo al naso, registrazioni dei movimenti toraco-addominali, misurazione continua della saturazione di ossigeno nel sangue. Tale monitoraggio permette di valutare la presenza di apnee-ipopnee per porre la diagnosi e del loro numero nell’unità di tempo per definirne la gravità.

Che cosa prevede la terapia della Sindrome delle Apnee Ostruttive?

La terapia della Sindrome delle Apnee Ostruttive prevede innanzitutto la eliminazione dei fattori di rischio principali, primo fra tutti l’obesità, quando presente, il fumo di tabacco, l’alcol; in altre parole un radicale cambiamento dello stile di vita. Come si può capire questo comporta l’intervento di vari specialisti (nutrizionista, neurologo, otorino, ecc.), che dovrebbero far parte di un team coordinato dallo Pneumologo.

ragazza che dorme

Nei casi più gravi (ad esempio quelli di gravità severa o meno gravi ma con rilevante sonnolenza diurna) e, comunque, in attesa di ottenere risultati con l’intervento “educazionale” è opportuno intervenire precocemente con metodiche meccaniche di ventilazione meccanica da eseguire durante il sonno con lo scopo di mantenere pervie le alte vie respiratorie e, in ultima analisi, eliminare i sintomi principali. Questo risultato si può ottenere tramite un ventilatore meccanico che eroga una pressione positiva continua nelle alte vie aeree durante tutte le ore di sonno notturno. Questo strumento, denominato C-PAP, deve essere ben calibrato da uno specialista esperto (in genere uno Pneumologo) e affidato al paziente appositamente istruito all’uso. Nella stragrande maggioranza dei casi la C-PAP risolve brillantemente il problema ed il paziente può tornare rapidamente a vita normale ed ottenere il rilascio della patente di guida.

Tuttavia, è importante convincere il paziente che esso rappresenta un ponte transitorio verso una guarigione completa che può essere ottenuta solamente tramite l’eliminazione completa dei fattori di rischio che hanno causato la Sindrome delle Apnee Ostruttive.

Potrebbero interessarti anche i seguenti articoli: Diagnosi e trattamento dell’embolia polmonare e Riconoscere e curare la Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO)

Pneumologia e Malattie Respiratorie a Pisa